Cefalù, Curreri (Lega): “il governo locale ignora la crisi economica”

Riceviamo e pubblichiamo

Gentili Cittadine e Cittadini di Cefalù,
Desideriamo partecipare a tutti Voi il profondo senso di malessere e la drammatica situazione socio-economica denunciata da tutti i comparti produttivi della nostra città.
Il difficilissimo periodo generato dagli effetti negativi prodotti dalla pandemia sul sistema economico ed in particolar modo sul turismo, hanno notevolmente evidenziato e reso insostenibili le già gravi carenze strutturali e di sistema dovute ad una azione politico-amministrativa inadeguata ed assolutamente non in grado di fornire il meritato supporto alle necessità ed enormi potenzialità insite nel DNA della nostra comunità.
Il giudizio sull’operato di questa Amministrazione Comunale a 18 mesi circa dalla sua naturale conclusione è da definire certamente disastroso.
Considerata l’estrazione e la “forma mentis”dell’attuale classe dirigente, profondamente radicata su modelli amministrativi sviluppati dalla politica di SINISTRA e ampiamente superati dalla storia e dal presente nella quotidianità di ciascuno di noi, l’unico tema portato avanti è stato quello dogmatico del Risanamento.
Sull’altare dell’irrinunciabile e salvifico principio del risanamento, le attività produttive, gli autonomi,i professionisti, tutto ciò che costituisce il variegato sistema socio economico del PRIVATO è stato abbandonato a se stesso.
Le attività produttive, DA SOLE, hanno mandato avanti la nostra città fino ad ora, ma con la pandemia, il LOOKDOWN e le conseguenti restrizioni, non sono più in grado di continuare a supplire le inadempienze ed inadeguatezze dello stato e delle istituzioni locali.
Mentre si sarebbe potuto, negli anni, valorizzare un centro storico ricco di cultura ma anche di vita con i suoi residenti, si è deliberatamente scelto la stagionalità turistica piuttosto che la destagionalizzazione dei flussi; si è scelto deliberatamente di trasformare la città per sei mesi in un DORMITORIO.
In perfetta assonanza il governo nazionale e quello locale si preoccupano esclusivamente di salute pubblica, ignorando irresponsabilmente la altrettanto grave e letale crisi economica.
RISANAMENTO PER CHI?
Attendiamo fiduciosi una replica da parte delle istituzioni cittadine

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