Conclusa l’edizione 2013 di Salvalarte Madonie

Si è conclusa a Petralia Sottana domenica 28 aprile l’edizione di Salvalarte Madonie, organizzata da Legambiente Sicilia e patrocinata dall’Ente Parco della Madonie. La giornata salvalarte 2013conclusiva è stata dedicata ala “Presentazione di un progetto di conoscenza e fruizione degli antichi tunnel borbonici” di Petralia Sottana. In un’aula consiliare affollata di curiosi e
attenti appassionati, il Sindaco di Petralia Sottana Prof. Santo Inguaggiato ha presentato l’iniziativa, un unicum nel suo genere di interesse geologico, archeologico, storico e ambientale. L’Assessore ai BB.CC. Dott.ssa Lucia Macaluso ha riportato la leggenda su questi tunnel; il Dott: Roberto Macaluso ha illustrato l’indagine storica e le analisi
geotecniche; il Prof. Nicola Nocilla dell’Università degli Studi di Palermo ha esposto sulla storia, tecniche, ipotesi costruttive e ruolo nella salvaguardia del territorio di questi manufatti; l’Assessore al Territorio e Ambiente Leonardo negli ha prospettato l’eventualità di un recupero per la fruizione.

La tradizione popolare ritiene che il sottosuolo del centro abitato sia attraversato da un grande tunnel a cui veniva attribuita la funzione di collegamento tra gli edifici monasteriali. Tante le storie che ruotano intorno a questa credenza; si narra che fosse sede di incontri promiscui tra religiosi, ma anche di come via di fuga per quanti volessero sfuggire alla giustizia, o riparo durante i conflitti bellici. Le voci trovarono conferma quando nel 1988, durante i lavori di adeguamento della rete fognaria, in prossimità della Chiesa della SS Trinità, si verificò un crollo che portò alla luce un tratto del tunnel citato da Giuseppe Inguaggiato Collisani nei suoi scritti. Le successive esplorazioni, soprattutto all’altezza della Chiesa di San Francesco, hanno effettivamente accertato l’esistenza di un tunnel che percorre l’intero centro storico, e altri cunicoli il cui tracciato è stato momentaneamente rilevato parzialmente. La costruzione originaria del “tunnel”, risale al XVII secolo, in occasione dei primi lavori di sistemazione del sistema fognario e di drenaggio voluti dal Duca di Montalto e realizzati dal fabbriciere Manosanta.

Successivamente la rete fu integrata e ingrandita, soprattutto a opera dei Borboni nel XIX secolo. Questi canali, hanno origine nei pressi dell’ex Convento dei Padri riformati, attraversano il centro storico e terminano nel quartiere San Giovanni. Non sono semplici tunnel ma canali di drenaggio che presentano camere di confluenza dove le acque venivano “frenate” dal loro impeto e impedimento di un grave dissesto idrogeologico.

Difatti, ispezionando i condotti ci si è trovati davanti anche a dei cosiddetti “cameroni” rivestiti in materiale fittile. I canali, esplorati più volte in vari punti, possono diventare un’interessante attrattore culturale rendendone fruibile, magari una parte, dove le condizioni permettono di farlo in sicurezza, e di dotare parti del selciato di copertura di
feritoie trasparenti con cui, grazie a una particolare illuminazione potrà essere possibile vedere un’opera dell’uomo celata alla vista ma che nei secoli è stata fondamentale per la salvaguardia del centro storico e della sua conservazione. Tanti professionisti entusiasti dell’iniziativa hanno già dato la loro disponibilità affinché il progetto possa essere realizzato, e chissà dopo il primo percorso Geologico Urbano Geopark , in futuro Petralia Sottana di potrebbe dotare di un primo percorso Geo-archeologico urbano sotterraneo.

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