In Sicilia il record in negativo per i costi della politica

La Sicilia conferma il trend negativo in merito ai costi della politica. E’ di 160 milioni di euro la spesa annuale che i Ars5-400x215contribuenti versano per il mantenimento dell’Assemblea Regionale Siciliana. Una cifra che di per sé può anche lasciare indifferenti, ma che se confrontata con la spesa per il mantenimento del Consiglio regionale della Lombardia fa comprendere come una revisione della spesa sia necessaria.
La Lombardia infatti, malgrado abbia il doppio degli abitanti della Sicilia, spende ben 100 milioni in meno dell’ARS.

Sicilia sprecona anche in confronto alle altre regioni: il Piemonte spende 62 milioni, il Veneto 52 milioni, l’Emilia Romagna 34 milioni, la Campania “soli” 66 milioni di euro e la Puglia 52 milioni.

Cifre da capogiro che risultano ancora più sorprendenti se si considera che già una spending review è stata fatta. Dal 2012 infatti si sono tagliati circa 10 milioni di euro.
Ad oggi dalla Regione Sicilia fanno sostengo che i tagli non si possono più fare: il 90% di queste somme sono spese obbligate. Il dato che stupisce di più è quello relativo al costo del personale in servizio e quello in pensione. Sono ben 87 i milioni di euro per tale voce di spesa: più del costo complessivo di qualsiasi altra regione d’Italia.

Fra attuali deputati e non i parlamentari costano 40 milioni, 47 se si considera anche il costo dei gruppi parlamentari.

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