Svincolo Irosa: ecco perché ci sono voluti 30 anni

Il consigliere comunale di Blufi Giuseppe Rimicci, forte di una decennale esperienza politica, spiega il perché per la realizzazione e la messa in fruizione dello Svincolo Irosa siano passati circa 30 anni. Lo svincolo, svincoloinaugurato solo qualche settimana fa, rappresenta un’importante collegamento per le Madonie, accorciando notevolmente i tempi di percorrenza verso le più importanti metropoli e aree economiche siciliane.
Lasciamo spazio all’interessante storia dello svincolo Irosa.

L’opera, inserita nella  legge sul turismo del 1975 dall’Assessore Pasquale Macaluso, dopo che l’Ing. Fatta dell’Ufficio tecnico della Provincia coadiuvato dal geologo Pagano ne hanno accertato la fattibilità,  da inizio a 30 anni di disavventure tecniche, burocratiche, politiche, finanziarie, che  ci ha visto impegnati a:

–  realizzare la strada di penetrazione agricola Tre aree verso Irosa per eliminare una opposizione politica;

– Lo stesso Macaluso da Assessore al Bilancio nell’1983 con una variazione di bilancio  finanzia 5 miliardi per lo svincolo.

-Il decreto dell’Assessore ai LL.PP. Filippo Fiorino consente al Comune Capofila di affidare l’incarico della progettazione all’Ing. Giuseppe Cappuzzo, che ricordiamo con affetto e stima.

– Appaltato il cavalcavia, la lievitazioni del  costo del cemento armato ci ha obbligato nel 1988 a cambiare in ferro la sua realizzazione  con la conseguenza di non completare l’opera.

–  il comune capofila, dopo aver speso 10 miliardi dei 13 appaltati per il II°  lotto fino a Tre aree, per motivi giudiziari ha dovuto rescindere il contratto con l’impresa;

– nel  1994 siamo riusciti  a farla assumere  dalla  Provincia alla quale la legge 9/86,  ne attribuiva la competenza

Il finanziamento della Provincia di 6 milardi e 600 milioni del 996 per il completamento della circonvallazione di Blufi a Tre Aree  non poté essere utilizzato perché l’Assessorato Regionale T.A. ha rilevato che l’opera non era conforme agli strumenti urbanistici, impedendone qualsiasi prosecuzione oltre a rischiare la soppressione dal piano triennale, provvedimento che l’esistenza del finanziamento ha impedito e salvato l’opera.

– L’intervento del Segretario Generale della Provincia Dott. Infurnari  il 10 febbraio del 999 ha permesso di ottenere la conformità urbanistica in base all’art. 10 della legge 40/95  evitando ai tre comuni perdita di tempi per la variante al piano regolatore oltre a sopportare un onere non indifferente.

-L’Ing. Margiotta, incaricato dei rilievi per ottenere l’autorizzazione dell’Assessorato T. A.  avendo rilevato che i lavori già eseguiti col secondo lotto avevano consolidato la zona Marabuto, ritenuta dissestata, consente al Genio civile nel 2002 di esprimere il parere favorevole necessario all’autorizzazione del T. A.,  nella quale viene sancito che detto provvedimento costituiva variante agli strumenti urbanistici dei tre territori interessati.

-La Provincia  prepara il progetto che prevedeva il completamento del cavalcavia, i lavori del secondo lotto interrotti, ed il completamento sino a Trinità per un importo di 36 milioni di euro.

-Per tale realizzazione nel 2006  interviene la Regione con un finanziamento di 17 milioni di euro  che la Provincia, previo accordo con L’A.N.A.S. che ha impegnato 1 milione e 900 mila euro e con il comune capofila che doveva utilizzare le somme disponibili , ha realizzato il lotto fino a Tre Aree, sulla provinciale Castellana Resuttano. Nel corso dei lavori l’ufficio Tecnico sotto l’attenta direzione degli Ingegneri Traina e Troja coadiuvati dall’Ing. Schiera, ha utilizzato gli imprevisti per sopperire alle difficoltà economiche di Soprana, ammodernare il tratto di strada Tre Aree- Blufi e prevedere una corsia laterale per i mezzi agricoli, ancora da delimitare. Il Presidente Avanti il giorno prima che lasciasse il suo incarico,14.06.2013 ha voluto festeggiare il fine lavori. Oggi  possiamo essere orgogliosi di aver superato tante difficoltà per questa importante opera per le Madonie,  ringraziare tutti coloro che ho ricordato per impegno politico, amministrativo e professionale profuso dato. Ma l’impegno non finisce qui, dobbiamo continuarlo per completare questo collegamento sino a Madonnuzza.

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