Termini Imerese, Totò Burrafato: “lancio un appello alle forze moderate”

Il complesso quadro socio-economico che contraddistingue, oggi la Sicilia e non solo, e la stima che nutro nei confronti di quanti, in
burrafato
questi giorni, mi hanno dimostrato a parole e con gesti concreti la propria disponibilità a mettersi in gioco per il bene della Città, mi spingono a lanciare un appello alle forze moderate, responsabili e vivaci della nostra comunità. L’obiettivo è creare un “patto di coalizione in grado di mettere insieme uomini e donne capaci di spendersi per contribuire al rinascimento di Termini Imerese.

Spero di poter contare su quelle forze politiche moderate e sui movimenti civici che sono pronti ad affermare con forza la differenza tra chi, a prescindere dal “colore politico”, c’è sempre stato e ha lottato nei momenti più bui attraversati dalla nostra comunità, e chi invece si è tenuto prudentemente ai margini per poi lanciare all’ultimo istante, proposte risolutive per la rinascita economica e sociale della nostra città.

È sufficiente ripensare all’impegno messo in campo, in questi anni, dai politici – penso segnatamente al Nuovo Centro Destra che sostiene il governo di Matteo Renzi – dai sindacalisti e dalle associazioni di categoria affinché Termini Imerese e la sua zona industriale rientrassero tra i territori beneficiari degli incentivi destinati alle Zone franche urbane. È solo un esempio di quanto si può fare quando gli obiettivi dell’azione politica sono chiari e coincidono appieno con il bene della comunità.

Ciò rafforza la mia convinzione che solo un’alleanza ampia e coesa attorno a obiettivi pienamente condivisi, può affrontare la sfida immensa che abbiamo davanti: disegnare il futuro di Termini Imerese, non solo per le generazioni che già sono in campo, ma per quelle che verranno, per i figli dei nostri figli.

Si tratta di compiere una scelta di campo che deve portare tutti noi, partiti politici, movimenti civici, associazioni, cittadini e cittadine, a stringere un “patto” leale e paritario che chiarisca sin da principio gli impegni di coalizione (coerenza nella differenza), la programmazione degli interventi in favore della città e dei suoi abitanti (i “cantieri” aperti, quelli da portare a compimento e quelli da progettare per il futuro), il contributo che Termini Imerese può e deve dare alla pianificazione dello sviluppo socio-economico del territorio imerese, le linee di riorganizzazione della macchina amministrativa del Comune (che pur in tempo di spending review deve essere comunque moderna ed efficiente).

Il dialogo deve rappresentare la dimensione che meglio contraddistingue la nascente coalizione. Un dialogo da cui deve uscire il “patto”, un dialogo di coalizione quindi, aperto a quanti ne avranno la titolarità, per giungere alla definizione del “programma di governo”, un programma tanto forte quanto è più condiviso e rappresentativo di tutte le anime che compongono il patto di coalizione.

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