Cefalù: Sgarbi e quel “pizzaiolo” di troppo. Lapunzina si unisce all’Avv. Punzi e promette battaglia legale

Ha destato subito sorpresa tra i cefaludesi la notizia della richiesta di 200 mila euro da parte dell’avvocato Massimo Punzi al critico d’arte Vittorio Sgarbi, reo di averlo apostrofato come “pizzaiolo” durante i comizi della campagna elettorale 2012. L’ex sindaco di Salemi si è giustificato dicendo che il motivo, l’unico, che l’avrebbe spinto a chiamare “pizzaiolo” il marito del sottosegretario Simona Vicari avrebbe origine in una cena a casa della senatrice in cui Punzi avrebbe cucinato delle pizze ai suoi ospiti, tra i quali lo stesso Sgarbi.

Sulla notizia della richiesta di risarcimento si è subito espresso il Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, bollando come “esagerate e offensive” le parole pronunciate dal suo avversario durante la campagna elettorale negli infervorati comizi in Piazza Duomo. Si spinge fino a promettere anch’egli battaglia legale contro il critico e annuncia la rischiesta di un risarcimento anche in questo caso: i suoi legali avrebbero infatti ravvisato un’offesa grave e voluta nelle parole di Sgarbi, quando chiamava l’attuale primo cittadino di Cefalù “La Puntina”, in sfregio al suo cognome.

Più di una risata ha scatenato il continuo storpiare il nome dell’allora candidato sindaco: tutti i presenti di allora ricorderanno questi episodi, che ora potrebbero diventare trampolino di lancio per una pesante accusa di diffamazione. Alla luce del probabile risarcimento che spetterà all’avvocato Punzi, Lapunzina vorrebbe a questo punto un indennizzo ancora maggiore, anche tenendo conto della sua carica di prestigio, e del danno d’immagine subito dal comune.

“Tutto ciò è inaccettabile. – ha detto Lapunzina – L’avvocato Punzi, nonostante sia il marito dell’ex Sindaco Simona Vicari, responsabile del dissesto delle casse comunali, ha tutto il mio sostegno e il mio appoggio. Anticipo fin da ora che porterò avanti anche io un’azione legale per le offese a me rivolte da questo personaggio, ovviamente in nome e per conto del comune di Cefalù, che, con buona pace di Sgarbi, da tre anni amministro col pieno appoggio del Consiglio e dei cittadini. Chiamarmi ‘La puntina’, oltre che un gesto di cattivo gusto, è stato pesantemente offensivo. Sgarbi la pagherà cara”

Come si giustificherà questa volta Vittorio Sgrabi? Che sia ‘La puntina’ riferito all’intensa attività di attanchinaggio dei manifesti compiuta durante la campagna elettorale da Lapunzina e dai suoi?

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