Incendi e siccità, in Italia distrutti 85 mila ettari

I devastanti incendi che hanno distrutto più di 85.000 ettari di territorio in tutta Italia, uniti alla gravissima siccità che ha investito la nostra penisola, stanno creando enormi danni all’economia nazionale e all’ambiente, comportando anche difficoltà per l’approvvigionamento idrico e alimentare delle città. Una situazione che non ha eguali in Europa e che sta determinando gravissime ricadute sulla vita degli animali selvatici.

Per tale ragione Enpa, Italia Nostra, Lac, Lav, Lipu e Mountain Wilderness hanno scritto al Presidente del Consiglio, nonché ai Ministri dell’Ambiente, dell’Agricoltura e dell’Interno, chiedendo un loro rapido intervento al fine di annullare la stagione venatoria 2017/2018: un indispensabile atto  di responsabilità. Infatti un territorio così devastato non è in grado di dare il necessario sostentamento agli animali selvatici che sono riusciti a sopravvivere alle fiamme e alla scarsità d’acqua, causando quindi un vero e proprio sterminio.

Le Associazioni indicano una situazione grave, inaccettabile, e sollecitano un intervento da parte delle Istituzioni: “E’ intollerabile che in un contesto nazionale di tale drammaticità, nel quale diverse Regioni hanno richiesto o si accingono a richiedere lo stato di calamità naturale, nessuna istituzione abbia messo in dubbio l’apertura della caccia; e come se non bastasse le Regioni aggiungono danno al danno concedendo tre settimane in più di caccia grazie alle preaperture”. I Presidenti delle Regioni che a oggi non hanno messo in pratica alcuna azione a tutela degli animali selvatici superstiti, evidenziano il loro disinteresse nei confronti del patrimonio ambientale di tutti i cittadini italiani, che non è esclusiva dei soli cacciatori.

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