Smantellata un’organizzazione transazionale dedita al traffico di cocaina

Dalle prime ore di questa mattina è in corso l’esecuzione di un provvedimento emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, nell’ambito delle operazioni “Cinisaro” e “Meltemi”, coordinate dalla locale D.D.A., la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Palermo. Si sta procedendo, in Sicilia, Calabria e Campania all’esecuzione di 19 misure cautelari nei confronti di soggetti indagati, a vario titolo, per reati in materia di stupefacenti aggravati dalla transnazionalità.

I soggetti attinti dalle misure cautelari, di cui tre ancora ricercati, sono tutti riconducibili a distinti sodalizi criminali, con ramificazione in ambito cittadino ed in Comuni delle provincie di Palermo e Trapani, dediti all’importazione sul territorio siciliano di partite di cocaina provenienti dalla Colombia e dalla Calabria, alla gestione di un fitto reticolo di “distributori” di fiducia sulle piazze di Capaci, Isola delle Femmine, Partinico, Trapani, Mazara del Vallo, Marsala e Salemi, nonché alla organizzazione di “squadre” di pusher per la piazza di Carini e di alcuni Comuni limitrofi. I componenti dei sodalizi operavano da perfetti consociati in ossequio a logiche gerarchiche ben definite, con una rigorosa spartizione di compiti nel campo del traffico internazionale degli stupefacenti nonché del successivo smercio sul territorio.

Le ricostruzioni investigative consentivano di accertare che Alessandro Bono era al vertice di un’associazione a delinquere dedita all’importazione dal Sud America di ingenti quantitativi di stupefacenti: con la complicità di quattro colombiani, anch’essi destinatari della misura della custodia in carcere, ha dato avvio ad una serie di trattative con narcotrafficanti operanti in Venezuela, Ecuador e Colombia, per far giungere in Italia ingenti quantitativi di cocaina purissima. Ad altri componenti dell’associazione a delinquere erano Giuseppe Mannino, quale corriere sul territorio nazionale e Salvatore Faraci che coadiuvava Bono nell’acquisizione della cocaina importata dall’estero.

L’associazione si avvaleva di corrieri palermitani e calabresi per il trasporto dello stupefacente. Oltre al canale di approvvigionamento sudamericano, l’organizzazione intratteneva stabili rapporti con fornitori calabresi di stupefacente, in particolare Rocco Morabito, che riforniva l’organizzazione siciliana di significativi quantitativi di cocaina. Le organizzazioni disarticolate erano, peraltro, attivissime nello smercio dello stupefacente sul territorio cittadino e di vaste zone della Sicilia occidentale. Nel corso delle indagini, condotte dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo e dalla Sezione Narcotici della Squadra Mobile di Palermo dal dicembre del 2014 al febbraio 2017, sono state intercettate una serie di partite di cocaina, anche in collaborazione con i collaterali Organi di Polizia di altri Paesi, tra cui quella ecuadoregna e spagnola, per un quantitativo complessivo di oltre 33 chili.

La droga destinata all’organizzazione viaggiava per via aerea, per terra o per mare, tanto che alcuni sequestri sono stati eseguiti presso gli aeroporti di Roma Fiumicino, Milano Malpensa e Ciampino oltre che indosso a corrieri a bordo di traghetti e autobus di linea, spesso celata in svariati articoli quali libri, pedane, motori e macinini da caffè.

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