Caliò – Pres. Legambiente Cefalù / Incendi: “Tristezza e rabbia. Occorre prevenzione”

Cefalù Web, nei giorni passati, aveva rivolto 3 domande a Mauro Caliò (Pres. Legambiente – Cefalù) per conoscere le sue opinioni in merito agli incendi che hanno devastato il territorio delle Madonie.

Queste le risposte:

1) Madonie martoriate da terribili roghi: qual è lo stato d’animo del Pres. Legambiente – Cefalù?

“Anche ad alcuni giorni dagli eventi incendiari che hanno devastato il nostro territorio, il sentimento che si prova è un misto di tristezza, rabbia e senso di impotenza, che scaturisce dall’aver dovuto assistere, inermi, alla distruzione”.

 

2) Incendi, soccorsi, gestione dell’emergenza: quale idea complessiva ha maturato? Ritiene che i soccorsi siano stati tempestivi ed efficienti?

“Per quanto riguarda la gestione dell’emergenza, non essendo stato impegnato in prima persona non ho un quadro completo, ma ho la sensazione che le persone coinvolte nelle operazioni di spegnimento abbiano dato tutte se stesse, anche a Cefalù, dove per fortuna non abbiamo avuto casi drammatici come quello accaduto in provincia di Enna.. Sono stato sui luoghi diversi giorni dopo e ancora provavo difficoltà a respirare per cui posso lontanamente immaginare cosa si provi a pochi metri dal fronte di fuoco o alla guida di un canadair. In tanti hanno dato prova del loro coraggio e del loro spirito di sacrificio, probabilmente andando spesso oltre i limiti che il loro ruolo imponeva.

Un fronte su cui si dovrebbe lavorare di più è quello della prevenzione, per ricordare ai cittadini che con il fuoco non si scherza, come recita lo slogan della nostra campagna nazionale. Se un terreno non viene pulito, prima o poi ci penserà il fuoco. In questo sesnso penso che si dovrebbe riflettere molto sulla vigente legislazione in materia di fuochi controllati, in quanto sarà pur vero che per i cittadini è un obbligo mantenere in sicurezza i propri terreni, ma è anche vero che, in particolar modo in un momento di crisi economica, dobbiamo metterli in condizioni di farlo. E poi gli enti competenti dovrebbero esercitare un corretto controllo sul territorio.

Un ruolo importante nella prevenzione potrebbero averlo gli operai forestali, se venissero correttamente impiegati sul territorio, anche al di fuori dei boschi, per la pulizia di torrenti, scarpate e cunette”.

 

3) Quale danno ha subito il patrimonio naturalistico madonita? 

“Per fortuna buona parte del territorio madonita che ospita specie di particolare rilevanza è rimasto intatto. Da amante della natura penso però che ogni albero, sia esso centenario o meno, abbia la sua storia e che ad essa siano anche legati tanti ricordi ed emozioni di noi esseri umani. Ho visto persone addirittura parlare con gli alberi della propria campagna.

Da questo punto di vista, la scomparsa di ogni albero, che la nostra generazione non vedrà ricrescere, è una perdita inestimabile”.

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