Intervista a Mauro Caliò: politica e ambiente

Mauro Caliò

Abbiamo rivolto alcune domande all’Arch. Mauro Caliò sui temi riguardanti la politica cittadina, la società e l’ambiente.
Pubblichiamo integralmente le risposte forniteci, ringraziando Mauro Caliò per l’attenzione e la celerità nelle risposte.

 

1) Lei ha partecipato alla scorsa competizione elettorale come candidato a sindaco. In seguito le elezioni sono state vinte da Rosario Lapunzina. Qual è il suo giudizio complessivo sull’operato dell’amministrazione comunale?

L’amministrazione Lapunzina, ed in particolare il sindaco, hanno sicuramente dimostrato molto impegno dal giorno dell’insediamento ad oggi. Il sindaco è in ufficio praticamente a qualsiasi orario, non è difficile incontrarlo ed è sicuramente lodevole che abbia scelto di adoperarsi a tempo pieno per la città; scelta che anche io avrei ritenuto indispensabile per il bene della comunità. Apprezzo molto anche l’operato dell’Assessore Leonardis, al quale però secondo me non è stata spesso riconosciuta la giusta visibilità in relazione ai progetti portati avanti, tra l’altro non facili da comunicare all’opinione pubblica.

Ritengo però che Cefalù avesse bisogno di un piano di rilancio più deciso, con azioni più concrete e tempestive soprattutto nei settori dell’urbanistica e del turismo. Entrambi settori chiave per il rilancio di Cefalù e per il superamento della crisi e soprattutto settori strettamente correlati tra loro. Serve infatti da subito, oltre ovviamente al piano regolatore generale, un piano infrastrutturale e di immagine, con particolare attenzione per i servizi ed il decoro urbano, citando a titolo di esempio lo stato in cui versa il lungomare. Indubbiamente si dovrebbe lavorare anche alla ricerca di fondi, che non possono più essere esclusivamente pubblici.

 

2) Ritiene che il sindaco Lapunzina abbia agito nel modo giusto per prevenire il dissesto? Vi sono stati dei problemi di natura procedurale nell’affrontare il problema?

Non entro nel merito degli aspetti procedurali, non avendo avuto modo di studiare approfonditamente gli atti e la loro successione cronologica.

Considerando che sapevamo già tutti, in linea di massima, ciò che avremmo trovato  entrando al Comune, probabilmente non avrei lasciato passare in maniera così silente i mesi iniziali, tentando, ad esempio, di individuare da subito delle fonti di entrata alternative e lavorando con più calma ad un piano di alienazione, o ancor meglio valorizzazione, degli immobili comunali. Abbinando queste attività al lavoro svolto per tentare di far quadrare i conti di tutti i bilanci da riapprovare, ci sarebbe stata forse qualche opportunità in più per convincere la corte dei conti sulla concreta possibilità di un risanamento, considerata la modesta capacità di riscossione dell’Ente ed altre congiunture oggettive che probabilmente hanno reso meno credibile il piano di rientro. E’ comunque chiaro che la situazione delle casse comunali era particolarmente critica e pertanto a questa amministrazione non è sicuramente attribuibile una responsabilità diretta.

 

3) In seguito alla sconfitta elettorale dello scorso Maggio, ha abbandonato la politica attiva? Ha già in mente dei nuovi progetti in tal senso?

Considerato che anche prima della competizione elettorale non ho avuto una particolare militanza politica attiva – ad eccezione della breve parentesi nell’allora appena costituito Partito Democratico – non credo sia diminuita in me la voglia di impegnarmi per la città, pur essendo obbligatoria una riflessione sullo scarso consenso ottenuto nella competizione elettorale. Il maggior silenzio, in termini di interventi su blog e giornali telematici  è dovuto anche alla volontà di non dare giudizi affrettati e aspettare di verificare se effettivamente ci sarà quella “svolta” che gli elettori hanno scelto democraticamente.

Più che progetti ho forse delle idee, che ancora però devono prendere forma. In ogni caso penso che un progetto futuro dipenderà in larga parte da quanto sarà ritenuto utile un mio eventuale impegno, in qualsiasi forma, per la città.

 

Legambiente
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4) A Cefalù è conosciuto il suo impegno per i temi socio-ambientali. Quali sono state le sue vittorie passate? In cosa si sta impegnando per il futuro?

Di vittorie ce ne sono tante e sono rappresentate oltre che dalle diverse iniziative portate avanti negli anni, soprattutto dai piccoli e silenziosi gesti di riconoscenza ricevuti. Soprattutto nel sociale è una vittoria ogni gesto ricambiato con un sorriso o con una stretta di mano, il sapere di essere stato utile a qualcuno o per qualcosa. E’ anche una vittoria ogni amicizia nata da una collaborazione per la città.

Per il futuro, vista anche la mia professione, vorrei incrementare l’impegno per la sostenibilità ambientale, tema ormai irrinunciabile per una buona qualità della vita. Spero di avere occasione per parlare sempre più di edilizia sostenibile, di risparmio energetico e di energie rinnovabili, sensibilizzando il maggior numero di persone, con particolare riferimento alle nuove generazioni, alle quali probabilmente spetterà il compito di trovare soluzioni al caos  da noi generato.

L’impegno sarà anche rivolto a tentare di rendere i concetti di sostenibilità sempre più applicabili, nonostante la burocrazia che spesso frena le innovazioni.

Mi piace ancora immaginare una Cefalù sempre più vivibile e sostenibile, prima di tutto per noi cittadini, e poi per i nostri ospiti.

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