Situazione Lungomare: il parere dell’Arch. Mauro Caliò

Il Lungomare versa in pessime condizioni ed il Comune non riesce a realizzare opere di ristrutturazione o abbellimento. In qualità di architetto e di

Mauro Caliò
Mauro Caliò

uomo “politico” cefaludese, cosa propone per risolvere la situazione?

La costruzione del Lungomare di Cefalù risale alla metà degli anni 60, gli anni in cui Cefalù, dopo la nascita del Village Magique e delle prime strutture ricettive, aveva capito che il turismo poteva essere una delle strade da seguire. Oltre alla bellezza del sito, necessitavano servizi ed uno di questi era rappresentato proprio da una strada litoranea, che collegasse il centro con il promontorio di S. Lucia, consentendo una più agevole fruizione della spiaggia. Scelta sicuramente pionieristica , anche se ci costò qualche decina di metri di spiaggia e relativa vegetazione, che forse oggi rimpiangiamo un po. Il problema di oggi è che il lungomare è esattamente lo stesso di 45 anni fa, da un punto di vista strutturale, ma con gli evidenti segni del tempo in termini di degrado e funzionalità.

Purtroppo abbiamo perso i tanti treni passati negli scorsi anni, in cui diversi Comuni costieri hanno utilizzato i fondi comunitari per riqualificare, o spesso realizzare, dei Lungomare funzionali e decorosi. Non credo si abbia più il tempo di aspettare qualche possibile finanziamento, anche perché solitamente è prevista  una quota di cofinanziamento a carico degli enti locali, che Cefalù al momento non potrebbe assolutamente permettersi.

Nemmeno è pensabile, secondo me, un semplice intervento di “manutenzione”, sia perché ormai la struttura è fortemente degradata, sia perché l’opera non è più al passo dei tempi, ancor più per una città come Cefalù che può affrontare la crisi solo valorizzando ciò che ha e che per fortuna vanta ancora un appeal nei confronti del turismo mondiale. Non è sufficiente trovare qualche decina di migliaia di euro per rifare le balaustre, per tenerci poi lampioni troppo alti che non fanno abbastanza luce, un marciapiedi sconnesso e rappezzato, una strada senza uscita piena di parcheggi e senza pista ciclabile o  qualche tamerice sofferente.

L’idea migliore, per non affidare direttamente l’opera ad una società privata, potrebbe essere quella di costituire una società per azioni, avviando una campagna di sottoscrizione da parte dei cittadini, sia sotto forma di vere e proprie quote azionarie, sia sotto forma di obbligazioni, con una durata prefissata ed un tasso di interesse garantito. Il Comune, soprattutto se riuscisse a completare l’iter di acquisizione dal demanio, potrebbe entrare in società con l’apporto del bene. Si potrebbe partire con un progetto di massima, con il quale iniziare la raccolta di fondi, per poi procedere alla presentazione del progetto definitivo, da presentare agli enti competenti, e quindi all’esecutivo ed alla gare d’appalto. Si potrebbe poi agevolare la partecipazione ai lavori da parte delle imprese locali, in forma consorziata o con contratti di sub appalto, per dare anche al settore delle costruzioni qualche hanno di ossigeno, in attesa del nuovo piano regolatore generale e della possibilità di realizzare altre infrastrutture. Molte altre città hanno realizzato opere pubbliche con questo metodo.

Come immagino il nuovo lungomare? Lo immagino pedonale e ciclabile, che consenta una connessione diretta, visiva e funzionale, tra gli alberghi e le attività commerciali e la spiaggia, con una strada sotterranea a senso unico, fiancheggiata da parcheggi e con accessi diretti agli stabilimenti balneari, anch’essi realizzati sotto strada, per ridare spazio alla spiaggia e aumentare le spiagge libere. Strada che ovviamente dovrebbe trovare sbocco sulla 113 per evitare inutili ingorghi in centro. Aree verdi, servizi informativi per i turisti, chioschi, aree di sosta ombreggiate con stazioni di ricarica per bici e mezzi elettrici e wi-fi.  Uno spazio al passo con i tempi, che consenta decorosamente di ammirare l’affascinante skyline di Cefalù ed i nostri splendidi tramonti.

Si sa… vola alto solo chi osa farlo. E Cefalù avrebbe tutte le carte in regola per spiccare il volo. Ma il tempo scorre inesorabile.

La fotografia del Lungomare è presa dall’indirizzo: http://www.bellalavita.it/Sicilia/2006-08%20Cefalu/Cefalu%20-%20lungomare%20HPIM2045.html

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