Dai ‘mostri sacri’ della comicità italiana all’avanspettacolo. Monologhi comici e personaggi strampalati il tutto, come afferma l’attore ed autore ” ironizzando sulla crisi che costringe
un attore scalcinato e un pianista distratto ad interpretare tutti i ruoli di una forma di spettacolo tra le più coinvolgenti”. Lo spettacolo, ormai diventato un pezzo forte del repertorio dell’artista cefaludese, riesce a divertire il pubblico coinvolgendolo attraverso le più svariate forme di recitazione. Di Marco Manera si ricorda “1856 Storia di pupi e di pupari” opera che celebra il famoso concittadino Salvatore Spinuzza.
Di seguito un breve clip dello spettacolo