Salvataggio davanti la spiaggia del Lido Poseidon: troppa imprudenza da parte dei bagnanti

E’ risaputo che i bagnanti per rinfrescarsi in acqua dopo ore di sdraio e lettino non si fermano davanti a niente, nemmeno una bandiera rossa che sventola e che segnala mare poseidontroppo mosso o comunque pericoloso per la presenza di correnti. Turisti che sopravvalutano le proprie capacità natatorie di fronte a onde e lunghe bracciate. Molti, richiamati più volte dai bagnini ritornano a riva chiedendo scusa per la loro imprudenza. Ma qualcuno,  temerario e imprudente si allontana portando con sé anche i figli, per il gusto di afferrare l’onda più alta.

I bagnini di Cefalù sanno bene che: “il moto ondoso scava buche e provoca risacche di corrente che portano verso il largo. Tante persone ci finiscono dentro, ci nuotano contro, vanno in affanno, annaspano entrano in panico, alcune iniziano ad andare giù e a respirare acqua”. Un turista straniero e i suoi due figli hanno imparato bene la lezione ieri, nelle prime ore del pomeriggio, che tirati al largo da correnti ben nascoste sotto la schiuma bianca di un mare apparentemente innocuo, si sono ritrovati in forte difficoltà nel momento in cui non toccavano più il fondo sabbioso. L’acqua alla gola, la stanchezza ed il panico subito sopravvenuto, li ha costretti a chiedere aiuto. Per fortuna, la figlia del titolare del Lido Poseidon “Serena Cimino” non nuova a queste vicende, coordina il salvataggio dall’antistante spiaggia, inviando il bagnino di salvamento “Nino Lo Cascio”, munito di cima e imbragatura, nella direzione dei pericolanti.

L’intervento dei due bagnini  purtroppo non è sufficiente, i pericolanti sono in tre e si aggrappano irrazionalmente addosso a “Lo Cascio” ritrovandosi a dover combattere con le forti correnti e ai bagnanti che sordi alle sue direttive gli impediscono di mettere in atto le misure di salvataggio. A questo punto interviene anche “Salvatore Cimino” anche lui bagnino come la sorella, sfidando il mare con il pattino di salvataggio. Dopo una serie di bracciate  si rende conto che il suo intervento è messo a dura prova sia dallo scarroccio provocato dal forte vento sia dalla deriva, rallentando così il suo arrivo sul posto dove si trova già il bagnino insieme a bagnanti sempre più stanchi.

Quando la situazione sembra persa, giunge in soccorso “Marco Ilardo”, anche lui bagnino da più di 14 anni, amante del mare, cavalca le onde con la sua tavola da surf. Marco, trovandosi sulla spiaggia con gli amici per prendere il sole, in attesa di cominciare a lavorare per svolgere il servizio di salvataggio per la stagione estiva 2013 presso il Lido Apollo di Cefalù, comprendendo la seria difficoltà dei bagnini del Lido Poseidon, si tuffa con la sua sicurezza nella conoscenza del mare maturata con le decine di salvamenti effettuati negli anni, grazie all’ausilio della sua tavola da surf, raggiunge in poche e sicure bracciate i pericolanti sostenuti dal bagnino “Lo Cascio” , capovolgendo così un crudele destino che si stava consumando sotto gli occhi di decine di spiaggianti.

21/05/13

 

POTREBBE INTERESSARTI

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *