In seguito al verificarsi delle problematiche inerenti all’erogazione dei fondi regionali ai comuni dell’ATO 5, di cui Cefalù fa parte, l’on. Pietro Alongi, da intesa con il PdL cefaludese, ha presentato una
interrogazione indirizzata al Presidente della Regione e agli Assessori per l’economia, per l’energia e i servizi di pubblica utilità, per le autonomie locali e per la funzione pubblica.
L’interrogazione riguarda la mancanza, ad oggi, di provvedimenti in favore dei comuni di Cefalù e Caccamo che si erano impegnati a trasferire all’ATO, tramite anticipazione, la somma richiesta per sostenere i servizi di gestione dei rifiuti.
Secondo quanto si apprende dall’interrogazione, vi era un accordo fra le parti – Ragioneria Generale della Regione, Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti, ATO 5 ed i comuni di Cefalù e Caccamo – nel quale si prevedeva che il Dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti provvedesse ad emettere disposizione “di impegno e liquidazione in favore di ogni Comune la cui richiesta di anticipazione è stata valutata ammissibile e per cui è stato approvato il piano di rientro”.
Visto che la prima rata di anticipazione doveva erogarsi entro il 30 aprile 2013, l’on. Pietro Alongi ha richiesto di avviare con rapidità la procedura di pagamento della suddetta rata e contestualmente di istituire un gruppo di monitoraggio costante per tutte le operazioni finanziarie del sopracitato accordo stipulato nel marzo del 2013.
L’A.T.O. 5 in questo momento, versa in particolari difficoltà economiche che non le consentono di portare avanti la totalità dei servizi di cui si è fatta carico. Infatti, la società si trova in liquidazione. Il Comune di Cefalù quindi si è fatto carico dei costi di smaltimento dei rifiuti.
Da settembre inoltre le ATO cesseranno d’esistere e verranno sostituite dagli ARO (ambiti di raccolta ottimali).