Spinito come Brancaccio: Lapunzina dice no

Negli ultimi tempi sono state pubblicate diverse notizie eclatanti riguardanti pestaggi, incidenti, atti vandalici e risse di vario genere che parrebbero interessare vaste aree della città. Atti di violenza che accadrebbero quotidianamente, in particolar modo durante le ore serali, e i cui responsabili parrebbero sempre essere dei non residenti. Gli atti “criminali” che hanno coinvolto la nostra cittadina sarebbero stati fra i più vari: pirati della strada che fuggono senza prestare soccorso, pestaggi di turisti, risse da stadio, invasione di cinghiali al Lungomare o in Piazza Duomo. La cittadinanza a volte appare stranita di fronte a queste notizie che stridono con l’impressione che i cefaludesi hanno della propria città. Chi vive la realtà cefaludese quotidianamente si rende conto che non è la città sporca e violenta, con quartieri pericolosi e pieni di delinquenza, come a volte emerge da queste notizie. Oltre a lasciare perplessi diversi utenti, articoli del genere potrebbero inoltre dare una cattiva immagine di Cefalù agli occhi dei turisti e dei visitatori. Una famiglia che, ad esempio, sceglie la meta per le proprie vacanze e legge di tali episodi, potrebbe essere scoraggiata nel venire a Cefalù.

Rosario Lapunzina
Rosario Lapunzina

Il Sindaco Rosario Lapunzina, in merito a questo tipo di informazione, ha preso posizione in maniera netta e chiara: “è del tutto erroneo è dipingere Cefalù come una località in cui la sicurezza dei cittadini non è garantita pienamente. Queste rappresentazioni false della realtà sono frutto di una spasmodica ricerca di sensazionalismo che, pur di “sparare” titoli dal sicuro impatto emotivo, non rende onore alla verità dei fatti e ad un corretto modo di informare i cittadini in merito alle notizie di cronaca. Questo “sensazionalismo falso e distruttivo” – ha continuato Lapunzina – offende l’immagine di un quartiere che, certamente, ha molti problemi, ma in cui vivono tante persone oneste e per bene e nel quale non si è mai verificato alcun fatto di cronaca che possa solo lontanamente giustificare un paragone del tutto fuori luogo come quello a cui ho fatto riferimento prima; getta un ombra non giustificata sull’operato delle forze dell’ordine, che ringrazio per la preziosa opera che svolgono quotidianamente; non tiene in alcun conto degli sforzi compiuti dall’Amministrazione che, facendo fronte ad una gravissima crisi finanziaria, lavora quotidianamente per fare in modo che Cefalù sia sempre fedele all’immagine positiva in virtù della quale è famosa nel mondo”.

Come in tutte le realtà cittadine esistono si episodi negativi di disordine, ma perlopiù di lieve entità e in maniera assolutamente occasionale. Tutto molto lontano dal roboante paragone dello Spinito con il quartiere palermitano di Brancaccio, notoriamente caratterizzato da un’altissima infiltrazione mafiosa e da criminalità diffusa in maniera capillare. Cefalù è un’oasi felice, continuano a sostenere i residenti, i quali non risultano intimoriti da episodi che, seppur gravi, non hanno nulla a che vedere con ciò che accade nelle grandi città. La convinzione, per molti lettori, è quella secondo cui l’informazione dovrebbe cercare di essere più equilibrata nel descrivere tali episodi ed in particolare nel dare un quadro più realistico della città. I cefaludesi paiono ormai rassegnati a questo sensazionalismo e a questa cattiva pubblicità che la città subisce, arrivando anche a mettere in dubbio la veridicità stessa del fatto.

Il Primo Cittadino conclude: “Chiunque visiti la nostra città potrà constatare l’accoglienza e la disponibilità della nostra gente, il livello di sicurezza garantito dalle forze dell’ordine e la superba bellezza di uno dei luoghi più ricchi di fascino al mondo. Un fascino che non potrà essere per nulla scalfito né da qualche isolato fatto di cronaca, né dalla voglia di qualcuno di usare il “sensazionalismo mediatico” per fornire una rappresentazione falsa e fuorviante di Cefalù”.

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