Lungomare: i cittadini chiedono tolleranza zero

La presenza di venditori ambulanti abusivi sul lungomare di Cefalù è uno dei problemi più sentiti dalla cittadinanza e che da anni  affligge l’estate cefaludese. Per tentare di limitare e porre sotto controllo la murossituazione, l’attuale amministrazione, già dalla passata stagione turistica, ha voluto regolamentare il fenomeno.
Sono state rilasciate quindi delle autorizzazioni alla vendita per alcuni fra i commercianti e solo in determinate aree. Nella realtà dei fatti però la situazione risulta ben diversa rispetto alla volontà espressa dalla giunta comunale.
Alcuni venditori, infatti, continuano ad esercitare la loro attività di vendita anche in mancanza di apposite autorizzazioni, oppure commettono illeciti di vario genere, quale ad esempio quello di vendere merce non consentita dalle ordinanze comunali.
Inoltre il numero di bancarelle presenti durante le calde giornate estive risulta eccessivo, senza contare che la mancanza di servizi pubblici essenziali o di alloggi porta a conseguenze facilmente immaginabili. Ciò comporta diversi problemi di ordine pubblico e di decoro, particolarmente sentiti dai cefaludesi o dai turisti. Per molti cefaludesi la presenza dei venditori ambulanti danneggerebbe l’immagine oltre che il prestigio del luogo. Addirittura per i più severi, tale situazione sarebbe una delle maggiori criticità per il concreto sviluppo di un turismo d’élite. A risentire in particolare di queste problematiche sono i titolari delle attività che si trovano nei pressi del Lungomare di Cefalù. Essi infatti si vedono quotidianamente costretti a dover tollerare piccole situazioni di disordine che sommate li portano all’esasperazione. Sono comunque i commercianti, in generale, a risentire maggiormente di una condizione che oramai risulta fuori controllo. Per essi, che con molti sforzi tentano di resistere alla crisi, un problema di decoro diventa anche un problema economico. Come si può immaginare, le loro lamentele riguarderebbero l’operare nell’abusività degli ambulanti che, com’è noto, non versano alcun genere di quei contributi che i commercianti sono costretti a pagare tra lacrime e sangue. Ciò che si avverte è la difficoltà dei cittadini nel convivere quotidianamente con questa situazione che si ripercuote sulla qualità della vita di quanti vorrebbero che il Lungomare fosse luogo di bellezza ed incanto, nonché una vetrina per i turisti che scelgono Cefalù. Occorre prestare attenzione ad una condizione che potrebbe aggravarsi e ulteriormente degenerare.

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