Una percentuale sempre maggiore di aziende, 5 su 8 (vedi qui) si rivolge alle banche per reperire i fondi con cui pagare imposte e tasse alle rispettive scadenze. Qualche volta, però, quando le banche negano i finanziamenti, accade che più di qualche azienda si rivolga a canali informali per ottenere liquidità cadendo, spesso, nella rete degli usurai dando così inizio ad un percorso senza ritorno che il più delle volte porta al disastro. Ma se un’azienda si trova in difficoltà e non ha la liquidità per pagare lo Stato è giusto che debba ulteriormente indebitarsi per rispettare le scadenze fiscali? No!
E’ estremamente ingiusto e costituisce il primo passo verso il default dell’azienda. Si può non pagare senza rischiare di perdere tutto? Certamente! Si può non pagare alla scadenza, senza rischiare di perdere casa e fabbrica. Quanto sotto esposto è frutto di uno studio specifico e dell’esperienza di molti associati LIFE che nel giugno 1998 hanno messo in atto la “rivoluzione fiscale”: ancora oggi qualcuno di loro continua a pagare le tasse in questo modo perché è conveniente.
Queste sono le fasi da seguire
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