Cefalù rischia di perdere anche il Casinò

L’Ars ha dato il via libera: si al casinò di Taormina. Le case di gioco in Sicilia dovrebbero essere in tutto due. L’altra struttura potrebbe essere costruita nella zona di Palermo. La norma che ha visto Lino Leanza come primoCefalu firmatario, è stata emendata inserendo la possibilità dell’apertura di un altro casinò nel capoluogo in un’area da identificare.
Manca solo l’ultimo step: la norma emendata dovrà approdare a Sala d’Ercole per essere trasformata in legge. . “Si tratta di un’ulteriore attrattore turistico per la Sicilia e, al tempo stesso, di un modo per riequilibrare l’offerta con altre regioni italiane ed europee. I casinò esistono in altre aree del Paese e non si comprende perché non si dovessero realizzare anche in Sicilia” ha dichiarato Lino Leanza di Articolo 4 (vicino al centrosinistra).

La costruzione di un casinò a Taormina sembra ormai certa: è previsto per questi giorni un vertice a Roma nel quale il capogruppo dei Drs all’Ars Giuseppe Picciolo, insieme con il deputato regionale del Pdl Nino Germanà, incontrerà il vicepremier e ministro dell’Interno Angelino Alfano per sollecitare l’apertura del casinò nella cittadina messinese.
La situazione è più complessa invece a Cefalù: se dalle affermazioni della Stancheris prima e di Crocetta dopo sembrava che Cefalù fosse in lizza insieme al comune di Falconara, dalle ultime indiscrezioni sembra che la cittadina normanna sia stata esclusa dalle mete papabili ai danni del capoluogo palermitano. La realizzazione di un casinò a Cefalù garantirebbe un importante afflusso turistico e relativo indotto economico. La preoccupazioni di chi teme lo svilupparsi di patologie legate al gioco d’azzardo fra la popolazione residente sembrano in parte smentite dal regolamento internazionale che impedisce agli stessi abitanti del luogo di entrare nelle sale da gioco.

In merito alla possibilità concreta di perdere un’opportunità di questo genere, ci si aspetta un’immediata presa di posizione da parte dell’amministrazione comunale. Se infatti la giunta valutasse positivamente la realizzazione di un casinò a Cefalù, sarebbe questo il momento giusto per incontrare i vertici della politica regionale e nazionale (come per Taormina) in modo da far valere il nome della nostra città, ancora oggi la seconda meta turistica in Sicilia.

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