Controvento: la città di Cefalù si spacca sul porto turistico di Fiume Carbone ma vuole il Casinò

Il Movimento cittadino “Controvento – aria di cambiamento” ha effettuato un sondaggio fra i cittadini cefaludesi su alcuni fra i temi più discussi negli ultimi mesi.Logo Controvento
Su un campione di 439 votanti, con un’età media di 40 anni, gli intervistati sono stati scelti casualmente. Il risultato del sondaggio non è quindi attendibile scientificamente anche se è un buon indicatore per rappresentare l’opinione collettiva sui vari temi.

Fra le domande più rilevanti, vi è quella relativa al grado di soddisfazione dell’attuale amministrazione comunale. Secondo il sondaggio il 65% dei cefaludesi non si reputa soddisfatto dell’amministrazione Lapunzina. Il 35% restante invece ha apprezzato, fino ad oggi, l’operato del Primo cittadino e dei suoi assessori.
Un altro quesito riguardava l’opinione sulla possibilità realizzazione di una casa da gioco a Cefalù. Argomento molto discusso quest’autunno e che vede la maggioranza della città favorevole. Ben il 65% degli intervistati ha infatti dichiarato di essere favorevole alla realizzazione di un casinò. 

La città di Cefalù si è invece divisa su due temi. Il primo quesito riguardava la realizzazione del porto turistico di Fiume Carbone. Il 51% degli intervistati ha espresso parere favorevole, il 49% si è dichiarato contrario.
Il secondo quesito era inerente al tema forse più caro al Movimento Controvento, quello relativo alle rotatorie di su via del III Millennio all’altezza degli incroci di Gibilmanna e dell’ospedale. Così come nel precedente quesito, il 51% del campione in esame si è dichiarato favorevole, il 49% contrario.

Parere negativo dalla città invece sullo Sportello lavoro dell’ufficio Europeo istituito dall’assessore Leonardis. Il 60% degli intervistati ha ritenuto inutile ed insufficiente il lavoro svolto fino ad adesso.
Infine l’ultimo quesito, a risposta multipla, riguardava il modo in cui utilizzare l’edificio che ospitava il Tribunale di Cefalù. Il 38% degli intervistati ha sostenuto di volervi istituire un centro giovanile. Il 30%, preoccupato per lo stato contabile e finanziario dell’Ente, preferirebbe che l’immobile si vendesse per ripianare parte dei debiti del comune. Il 27% vorrebbe adattarlo e rende fruibile come edificio scolastico, probabilmente un secondo polo per l’Alberghiero di Cefalù. Solo il 4% degli intervistati ha dichiarato di volerlo destinare alla polizia municipale o alla guardia di finanza.

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