Truffa alla Regione Sicilia: sequestrati 104 milioni di euro a una banca d’affari

Al termine di un’articolata indagine di polizia giudiziaria – delegata dalla Procura della Repubblica di Palermo – il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Palermo ha dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro preventivo per un importo complessivo di più di 104 milioni di euro nei confronti della Banca Internazionale d’affari NOMURA INTERNATIONAL PLC  e di 7 persone – 4 managers di NOMURA e 3 professionisti palermitani.

Le indagini hanno accertato la responsabilità amministrativa della banca d’affari giapponese NOMURA PLC per per i reati di truffa posti in essere da propri funzionari e dirigenti, reato che ha cagionato alla Regione Siciliana un danno che può stimarsi intorno ai 175  milioni di euro. La truffa in danno della Regione Siciliana è stata realizzata ricorrendo ad artifici e raggiri posti in essere attraverso un’operazione di cartolarizzazione dei crediti sanitari e di tre complesse operazioni di finanza derivata.

L’operazione è partita con la ricostruzione  della cartolarizzazione dei crediti vantati da diversi operatori sanitari (Asl e strutture ospedaliere siciliane) verso la Regione per forniture risalenti agli anni 1995, 1997 e 1998, attraverso la cessione dei crediti nei primi anni duemila da parte dei creditori originari – confluiti nel “Consorzio Aziende Sanitarie Siciliane Srl” – in favore della società “Crediti Sanitari Regione Sicilia (C.S.R.S.) S.r.l.” di Milano (c.d. “società veicolo”), emanazione della banca avente sede legale a Londra. 115 milioni di euro: a tanto assomma il danno procurato alla Regione attraverso questa cessione tutt’altro che vantaggiosa per l’ente pubblico.

La banca sotto indagine avrebbe poi agito sia nel ruolo di consulente regionale per la ricostruzione del debito pubblico dell’ente, sia come agente riscossore del debito stesso, con una perdita del patrimonio pubblico di circa 60 milioni di euro. I riscontri investigativi, sviluppati anche attraverso l’attivazione di rogatorie internazionali, hanno accertato che una parte dei profitti illeciti è stata destinata da Nomura PLC a due società off-shore, con sede in Irlanda e nelle Isole Vergini Britanniche, riconducibili a due procacciatori d’affari palermitani. I professionisti sono stati denunciati per concorso in truffa, oltre che per evasione fiscale internazionale, essendosi avvalsi di società interposte per sottrarre all’imposizione dello Stato italiano gli ingenti compensi incamerati dalla banca d’affari.

i militari del Nucleo di Polizia Tributaria di Palermo, nelle località di Palermo, Milano, Roma, Genova, Nuoro, Sassari,
Grosseto ed Agrigento, hanno proceduto ad eseguire il sequestro di 54 beni immobili e mobili registrati, quote societarie detenute in 13 società, disponibilità finanziarie e crediti finanziari, nei confronti dei responsabili. 

 

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