Lapunzina preso alla sprovvista

E’ stata una seduta consiliare con poche luci e molteplici ombre quella di due giorni fa a Sala delle capriate. Non soltanto perché attraverso il sindaco e il presidente del consiglio è stata resa nota, ai consiglieri comunali, la volontà del ingegnere Duca di volere essere ascoltato dall’organo consiliare a porte chiuse, ma anche perché il primo cittadino ha annunciato che l’amministrazione si costituirà in giudizio nel ricorso presentato al Tar dalla società Cfc, riguardo all’interruzione dei lavori dell’albergo in costruzione presso il lungomare di Cefalù.

E’ dunque lecito chiedersi il perché di questa costituzione tardiva anche se il primo cittadino è di un’altra opinione: “Stavamo portando avanti una transazione con la società Cfc – ha detto il sindaco Lapunzina – quando l’accordo sembrava stesse per andare in porto il legale della società ha deciso di mandare in decisione la causa. Non potevamo pertanto costituirci. Adesso invece in seguito alla decisione del Tar di indire una nuova pubblica udienza ci costituiremo. Delibereremo oggi. L’accordo prevedeva un passaggio in consiglio comunale – ha concluso il primo cittadino – per determinare da parte dell’ente la delimitazione delle nuove aree che la Cfc avrebbe lasciato ad uso pubblico. Purtroppo gli accordi erano solo verbali perché altrimenti oggi non staremmo a discutere di queste cose. Preferisco non commentare il comportamento della Cfc”.

Nonostante le spiegazioni di Lapunzina non si capisce come il comune di Cefalù, citato in giudizio, abbia atteso l’esito di una possibile transazione, piuttosto che difendersi nelle aule dei tribunali, come spesso ha fatto per situazioni meno delicate. A quel che sembra, in questo caso, l’amministrazione ha voluto mostrare tanta bontà d’animo!

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