Passi avanti nella vicenda “Distretto turistico Cefalù, Madonie Himera”. O forse no

Dopo le dichiarazioni del Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, eletto consigliere del distretto turistico ma che finora non ha preso parte alle riunioni proprio – secondo quanto da lui dichiarato – per la presunta condizione di illegittimità in cui opera l’ente e quindi anche dell’elezione del consiglio di amministrazione, ora è un gruppo di neoeletti consiglieri (Cicero, Battaglia, Cascino, Culotta, Cipolla, Conte, Neri, Dolce) a richiamarlo all’ordine.

Confermando la piena legittimità dell’ente e dell’organo eletto a Caccamo il 17 ottobre durante l’Assemblea dei soci, ritengono però opportuno sottoporre ai Consigli Comunali le modifiche agli articoli dello Statuto che ad oggi possono essere oggetto di diversa interpretazione. Allo stesso tempo chiamano il Primo cittadino a rapporto, chiedendogli di accettare la carica di consigliere così come voluto dai soci, anche perchè la città di Cefalù rimane ente capofila e comune sede del Distretto; necessario a questo punto che Lapunzina non solo partecipi alle riunioni, ma indichi anche il luogo fisico in cui l’organo amministrativo possa operare.

Nonostante la rottura subito apertasi anche tra i membri neoeletti del CdA, rimane ferma la volontà di alcuni di loro, rappresentanti in pectore delle due diverse fazioni in seno all’organo di governo, di giungere ad un compromesso per non mortificare nessuna delle posizioni. Si parla infatti di un incontro, avvenuto proprio in questi giorni tra due consiglieri, per mediare la situazione e fare il punto sugli ultimi anni di gestione del Distretto, che secondo alcuni rimangono oscuri.

In diversi ormai sono convinti che sia il caso rimettere mano allo Statuto per riapprovarne uno condiviso da tutti. Anche sul CdA si potrebbe arrivare ad una nuova elezione assieme a tutti gli altri organi del Consorzio alla scadenza degli stessi nel Marzo 2015 anche perché lo stesso deve adempiere ad alcuni urgenti adempimenti quale quello del trasferimento del Conto Consortile. Condizione necessaria un abbassamento dei toni e delle polemiche da parte di tutte le parti in causa, evitando di inficiare tutti gli atti per illegittimità.

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