Cefalù 20 incontro in Prefettura, troppo esigua la manodopera che potrebbe tornare a lavoro

Si è svolto qualche giorno fa, un incontro presso la Prefettura di Palermo per discutere della ripresa dei lavori per il raddoppio ferroviario Cefalù 20. I lavori sono sospesi da tempo e 143 lavoratori sono stati posti in mobilità. Il sindaco Totò Burrafato ha più volte richiesto il reintegro di tale forza lavorativa. In considerazione del fatto che la società appaltatrice Cefalù 20 s.c.a.r.l. avrebbe avuto l’intenzione di affidare il sub appalto ad altre ditte per la prosecuzione dei lavori, è stato lanciato un appello affinché si garantisse che ai lavoratori precedentemente impiegati, venisse garantita l’attività fino alla conclusione dei lavori stessi. Tanto più che l’opera è già realizzata per metà del totale complessivo. Il contraente generale del raddoppio ferroviario Cefalù 20 aveva inoltre convenuto con le organizzazioni sindacali di reimpiegare almeno il 50/60% dei 143 lavoratori posti in mobilità. Nell’ambito dell’incontro che si è tenuto in Prefettura si è appreso purtroppo che le speranze di un reimpiego dei lavoratori riguarda solo 17 addetti.

“Grazie al prezioso lavoro della Prefettura di Palermo – ha affermato il sindaco Totò Burrafato – il contraente generale tornerà nei prossimi giorni ad incontrare le ditte affidatarie per verificare se il numero di 17 addetti potrà essere opportunamente incrementato. “Ci rendiamo conto – ha concluso il sindaco – di trovarci dinanzi a una lotta tra poveri: da una parte le ditte affidatarie che vogliono impiegare le loro maestranze, dall’altra gli ex lavoratori di Cefalù 20 che invocano di continuare a lavorare in un cantiere che dovrebbe chiudersi a giugno 2015”.

 

Aurora Rainieri

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