G8. Respinte le richieste di risarcimento dei legali di Giuliani

“Si allunga la lista degli Organi Giudiziari che sconfessano completamente l’assurda tesi
che vorrebbe inchiodare ai Tutori della Sicurezza l’odiosa etichetta di violenti assassini. Si moltiplicano
i dati di fatto che dovrebbero imporre di smetterla di difendere l’indifendibile, di smettere di prendersela
con altri per la violenza perpetrata da chi poi ne è rimasto egli stesso vittima, di smettere di infierire su chi
ha visto la propria esistenza distrutta dalla volontà di vendetta e di ingiusta criminalizzazione come
un giovanissimo Carabiniere finito all’inferno solo per aver fatto il proprio dovere”.
Ha così commentato Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente
di Polizia che torna ad intervenire a proposito dei drammatici fatti avvenuti durante
il G8 tenutosi a Genova, nel luglio del 2001, quando a causa dei gravi incidenti di piazza Alimonda
perse la vita Carlo Giuliani, uno dei partecipanti alla violenta protesta.
Il Segratario Generale ha deciso di commentare in seguito all’ennesima sentenza del Giudice Civile cui i familiari di Giuliani si sono rivolti per ottenere un risarcimento dal Vice Questore Adriano Lauro, che il 20 luglio aveva l’incarico di gestire l’ordine pubblico nella zona di piazza Alimonda,e dal Carabiniere Mario Placanica, colui dalla cui arma partì il colpo che raggiunse Giuliani.

Il Giudice,Daniele Canepa, ha tuttavia respinto le richieste risarcitorie, confermando in sostanza la tesi della legittimadifesa, già avallata in diverse occasioni, anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, nelle quali è stata sempre acclarata la correttezza dell’operato del giovane militare coinvolto nel grave episodio.
In seguito ha concluso Maccari : “Avevamo già detto all’epoca della presentazione di questa ennesima azione giudiziaria contro Placanica in particolare quanto tutto ciò sapesse di una vera e propria persecuzione ai danni
di un uomo che ha pagato oltre ogni sopportabile misura qualcosa che non ha voluto.

Avevamo ripetutoper l’ennesima volta che al buio di quei terribili giorni di Genova è seguita una luce di cambiamentoche non ha certo riguardato, però, una consueta mentalità di odio verso le Forze dell’Ordine, sollecitando l’opportuno e più utile silenzio di chi, invece, non ha mai smesso di cercare un’immotivata vendetta.
La cosa affievolisce la già flebile speranza che si possa mettere la parola fine alle continue ritorsioni
contro Placanica, anche oggi che ancora una volta un Giudice ha ritenuto confermata la brutale
aggressione perpetrata ai danni dei nostri colleghi colpevoli solo di indossare la divisa, vero bersaglio
della violenza che si è riversata in quella piazza di Genova quattordici anni fa”.

 

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