Collesano, lettera di minacce al Sindaco

Una lettera anonima contenente minacce è giunta questa mattina, 22 gennaio,  all’ufficio protocollo del comune di Collesano, indirizzata al Sindaco Giovanni Battista Meli. Il primo cittadino del comune madonita, da sempre attivo nella lotta alla Mafia, ha di recente ha preso in gestione come amministrazione comunale un bene confiscato alle cosche: un latifondo di oltre 60 ettari che apparteneva a un boss locale.

Obiettivo dei mittenti, minacciare “a mezzo giustizia” il “ceramista prestato alla politica”, in vista delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale – previste tra pochi mesi -con una serie di illazioni e calunnie connesse a non meglio identificate “truffe” che avrebbe commesso il Meli durante il proprio mandato. Secondo il sindaco tale atto “metterebbe ancora una volta in evidenza come il connubio mafia-politica sia operante nel territorio ed ambisce ad occupare incarichi istituzionali in occasione delle prossime elezioni”.


Ma gli autori delle minacce sembra abbiano ottenuto proprio il contrario di quello che cercavano. Il Sindaco Meli ha infatti annunciato la sua ricandidatura, che punta ad una riconferma, presa in seguito a questo episodio intimidatorio : “Ai mafiosi che hanno scritto e che intendevano intimorirmi rispondo che, grazie alle minacce da loro ricevute, ho deciso, un secondo dopo aver letto il contenuto, di ricandidarmi alle prossime elezioni amministrative. Oggi stesso – ha concluso  – sporgerò denuncia formale con l’obiettivo di intercettare chi ancora oggi crede che a Collesano possano operare i mafiosi e i criminali”.

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