Il 13 febbraio sciopero lavoratori Ast e manifestazione alle ore 10 in piazza Indipendenza

Torneranno in piazza venerdì 13 febbraio i lavoratori dell’Ast,  in occasione dello sciopero di 24 ore indetto dai sindacati di categoria Filt Cgil, Fit Cisl,  Uiltrasporti, Ugl Trasporti, Faisa , Cisal e Cobas.  I sindacati chiedono risposte “sulla mancata attuazione del piano di impresa, sulle difficoltà finanziarie causate dai tagli della Regione” e protestano per ottenere la regolarità degli stipendi. I lavoratori si ritroveranno alle ore 10 in piazza Indipendenza a Palermo, davanti la sede della Regione per sollecitare “certezze sul futuro dell’Azienda,  il rinnovo del parco mezzi ormai obsoleto, il pagamento degli arretrati dei contributi regionali attesi dall’Azienda” .  Intanto Cgil Cisl e Uil scrivono all’assessore regionale ai Trasporti Giovanni Pizzo per lanciare l’allarme sul futuro del settore dei Trasporti in Sicilia e di oltre 10 mila posti di lavoro. “A rischio c’è il futuro dell’intero settore, urbano, sub-urbano ed extraurbano, gommato, ferroviario, marittimo e aereo, aziende pubbliche (Ast) e private, e di più di diecimila lavoratori addetti con serie ripercussioni negative sulla stessa qualità  della vita dei cittadini” scrivono in una lettera i tre segretari Filt Cgil Fit Cisl e Uiltrasporti ,  Franco Spanò, Amedeo Benigno e Agostino Falanga, I sindacati chiedono dunque un incontro urgente alla Regione. “L’annuncio di un ulteriore taglio da parte del governo siciliano,  al capitolo di spesa dei trasporti per il 2015,  rischia di mettere ancora più in ginocchio aziende e lavoratori”. “Non riteniamo più sopportabile  tale situazione – scrivono Spanò, Benigno e Falanga – che potrà determinare un ulteriore deterioramento dei servizi pubblici di trasporto con  il licenziamento di migliaia di lavoratori e il completo abbandono della mobilità su alcune aree della Sicilia.  Per questo – concludono – , ribadiamo quanto sia necessario e urgente mettere in campo interventi radicali che riguardano la programmazione e il riordino del Tpl,  come una più efficace razionalizzazione e regolazione in un processo di liberalizzazione del servizio, che consenta una sana competizione tra pubblico privato, l’integrazione dei servizi e dei vettori, il rilancio del settore dei trasporti in Sicilia”.

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