San Mauro, il messaggio di don Giuseppe dopo 5 anni: “abbiate coscienza di questo tempo”

Gratificanti”, così Don Giuseppe Amato definisce i suoi primi 5 anni come parroco della comunità di San Mauro Castelverde. Proprio in questi giorni infatti festeggia l’anniversario del suo ingresso nella chiesa di Santa Maria de Francis, e soprattutto ricorda le emozioni dell’inizio del suo ministero che – ci dice – sono Grazia del Signore che mi ha chiamato alla guida della Comunità-. Quello che traspare, vuoi un po’ per la stazza un po’ per quel tono di solennità con cui partecipa le sue sensazioni, è sicuramente l’orgoglio di un pastore che si sente ormai parte integrante  della realtà maurina.

Don Giuseppe è un giovane prete e San Mauro è la sua prima esperienza da parroco, tuttavia sembra avere ben chiaro cosa significhi fare pastorale oggi:

“Per me oggi la pastorale ha bisogno di vivere il suo periodo di rinnovamento; di rispondere alle richieste di radicalità che il mondo esige e che la Chiesa, nel corso dei secoli, ha smarrito.”  E specifica: è quell’azione che la Chiesa riesce a mettere in atto, non per “parlare come il mondo”, ma per parlare al mondo del messaggio di Dio che è un messaggio esigente e che impegna alla sequela senza se e senza ma.”

Punta sul “rinnovamento” dalle coscienze cristiane per svolgere un lavoro all’ insegndon in giroa della corresponsabilità: -rinnovarsi è rispondere alla voce dello Spirito che, come dice l’evangelista Giovanni, “non sai di dove viene né dove va”– Per gli scettici sono pronti esempi pratici e strumenti per dare forma alla parola “rinnovamento” che, non a caso, è stato scelto come slogan per questo evento: -Il mondo in continua evoluzione oggi non ha bisogno di una comunità stanca, legata al “si è sempre fatto così”, che vive di ritualismi incomprensibili o che hanno fatto il loro tempo. Rinnovamento oggi significa testimoniare la propria fede con consapevolezza, nella gioia e diffondendo la Speranza cristiana-.

Si è fatto conoscere anche per il suo carattere irriverente e provocatorio. Ma un prete deve agire anche oltre le mura della parrocchia?

“Non mi piace la parola irriverente. Riguardo alla provocazione … beh ho avuto ottimi maestri. Sin dagli anni di Seminario ho letto le biografie e gli scritti di Don Lorenzo Milani, Don Tonino Bello, Don Primo Mazzolari che hanno fatto della provocazione uno strumento a servizio della Parola di Dio. Dio è provocatorio, Gesù Cristo stesso provoca con il suo messaggio rivoluzionario. La pro-vocazione è richiamo a favore di qualcosa, penso che dobbiamo lasciarci richiamare più spesso a favore di una vita di fede coerente al Vangelo e ad una qualità alta della nostra formazione cristiana.”

Don Giuseppe Amato “tesse le fila” della prossima campagna elettorale, così è visto da una parte dei cittadini maurini. Cosa può dire a riguardo?don

“Penelope tesseva la sua tela di giorno e la scuciva di notte. Il cristiano non può esimersi dall’impegno alla luce del sole, nella politica, se questa è intesa come ricerca dell’interesse della polis e non come ricerca degli interessi personali di una parte. Ho sempre spronato la mia Comunità ad avere coscienza del tempo in cui viviamo, dei nostri bisogni e dei nostri diritti. Vede, un certo tipo di politica oggi vuole ancora farci credere che ciò che è un nostro diritto è, invece, un favore che ci viene concesso, umiliando così la dignità della persona umana. San Mauro, a causa del clientelismo e della cattiva politica, negli anni si è vista penalizzata nella viabilità, nel servizio postale, nel medico curante, nella gestione anche dei beni ecclesiastici, tutto perché si aspettava il favore del politico di turno o perché forme di illegalità avevano preso il sopravvento. Abbiamo combattuto tante battaglie e tante ancora ce ne aspettano … se questo è tessere le fila della politica maurina … allora si, rivendico il diritto di fare politica”.

Il popolo del web, ma non solo, è solito dividersi tra “lovers” e “haters”, fra chi segue e chi viene seguito, fra chi condivide e chi si limita ad approvare. Insomma, il mondo oggi ci chiede di prendere una posizione, che sia per un post sui social o nella vita reale, e don Giuseppe questo lo ha capito e sceglie ogni giorno di dare tono e colore alla sua sequela: una carovana dove possono trovare posto in molti.

Sofia D’Arrigo

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