Arriva, inappellabile, la sentenza di chiusure del Centro nascite dell’Ospedale San Raffaele Giglio di Cefalù. Poco più di un mese è stato concesso dall’assessorato regionale alla sanità per la definitiva chiusura, che dovrà avvenire “con urgenza” entro il 30 aprile, e non più entro il 30 giugno prossimo così come stabilito in precedenza.
A nulla sono valse le proteste di cittadini e amministratori del territorio, che si vedono privati di un servizio così fondamentale e che raccoglieva mamme e nascituri da tutte le Madonie e non solo. Il Sindaco di Cefalù Rosario Lapunzina, unitamente a molti suoi colleghi del comprensorio interessato dalla chiusura, ha già annunciato il ricorso con richiesta di sospensione del provvedimento contro la decisione presa dall’assessorato facente capo alla Borsellino. Decisione, quella della chiusura dei punti nascite che registrano numeri inferiori alla soglia minima dei 500 parti annui, con tutta probabilità accelerata dalla vicenda di Nicole, la neonata morta lo scorso mese di febbraio in ambulanza senza che per lei si trovasse un posto in terapia intensiva neonatale nei numerosi nosocomi di Catania, per cui la Borsellino era stata spinta alle dimissioni dal duro intervento del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.