Per il crollo della villa di Casteldaccia ci sono i primi indagati

Proseguono le indagini dopo i fatti dell’alluvione del 3 novembre scorso che ha causato il crollo della villa di Casteldaccia in cui sono morte nove persone. La procura di Termini Imerese rende noti i nomi dei primi indagati: sono i proprietari della costruzione abusiva, Antonino Pace e Concetta Scurri.

Dovranno rispondere dei reati di disastro colposo e omicidio. Nessun commento da parte del procuratore Ambrogio Cartosio, né del pm Vittoria Campanile. L’avvocato della coppia indagata, Marco D’Alessandro, invece ha parlato: «Siamo in attesa di conoscere l’esito delle indagini e poi faremo le nostre valutazioni – afferma il legale al Giornale di Sicilia –, perché bisogna vedere se sono state individuate altre responsabilità. Noi rimaniamo a disposizione dell’autorità giudiziaria. Spero che ci sia una giustizia equa che faccia emergere le colpe di tutti. Sono molti attori in questa vicenda che dovranno venir fuori».

I proprietari della villetta di contrada Cavallaro sono stati i maggiori indiziati sin dall’inizio dell’attività investigativa. Secondo gli inquirenti, avevano dato la loro casa in comodato d’uso alla famiglia Giordano senza riferire che sull’abitazione pendeva un’ordinanza di demolizione per abusivismo edilizio. Tuttavia, nel corso di una conferenza stampa, hanno dichiarato di non essere stati a conoscenza dell’atto comunale. «Sono dispiaciuto e disperato – ha detto Pace –. Se avessi saputo una cosa del genere non avrei mai permesso a nessuno di vivere in quella casa».

Una versione smentita visto che c’è un’ordinanza di demolizione del 15 luglio 2008 ed era stata notificata l’1 agosto successivo.

 

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