Arriva solo un terzo dei prenotati: perdita di 4 mila euro per un locale di Piano Battaglia

La domenica appena scorsa verrà ricordata con un certo dispiacere da Giovanni Faletra, titolare di uno dei rifiugi attivi a Piano Battaglia, luogo di attrazione invernale per molti amanti della montagna e che da pochi giorni ha riaperto i propri impianti.

“Questa foto ritrae una delle due sale da pranzo del Rifugio Marini – esordisce Faletra nella sua lettera aperta che denuncia i fatti e anche tutto il rammarico per l’accaduto – preparata per ospitare un gruppo di turisti, regolarmente prenotati che stamattina, da Porto Empedocle dovevano raggiungere Piano Battaglia con due pullman appositamente noleggiati per una giornata da trascorrere sulla neve con relativo pranzo”.

“La mancanza di mezzi, lo scarso coordinamento degli operatori che operano sul territorio e lasciatemi dire anche l’impreparazione di chi sovrintende all’ordine pubblico e alla viabilità a Piano Battaglia – prosegue il gestore – hanno fatto sì che più di 20 autobus rimanessero fermi all’altezza del Parco Avventura e fossero invitati a ritornare indietro dopo lunghe ore di attesa. Qualcuno, ignaro della distanza da percorrere, non si è rassegnato allo stop e si è incamminato, a piedi, non sapendo degli otto chilometri da percorrere per raggiungere la destinazione”.

Su 190 prenotati, si sono presentate solo 60 persone: “Tra ristorante e bar la perdita è di circa 4.000 euro senza contare lo spreco del cibo preparato che andrà buttato via: per una piccola economia come la nostra sono davvero tanti – scrive con rammarico -I turisti sono rimasti per ore in aperta strada provinciale senza viveri, senza possibilità di servizi igienici e soprattutto senza nessun tipo di assistenza. Si sono ovviamente ripromessi di non tornare più a Piano Battaglia, non distinguendo i responsabili del disastro odierno”.


Faletra non ci sta – difinisce l’accaduto ordinaria follia per Piano Battaglia, come se si fosse ormai abituati a vani sforzi, come se lo stato delle cose non potesse cambiare mai. Ieri sera però ha scritto pubblicamente denunciando i fatti: “Anche noi siamo fortemente amareggiati, lavoriamo da anni su questo territorio cercando di promuovere un turismo consapevole anche in inverno quando i problemi di Piano Battaglia si amplificano: la manutenzione delle strade, i servizi inesistenti e l’offerta ricettiva inadeguata rispetto alla domanda di posti letto. Ogni anno è sempre peggio, tante belle parole e braccia allargate.
Chiuso l’episodio di oggi ci chiediamo se qualcuno si adopererà per assicurare la piena fruibilità della località nel prossimo fine settimana o, invece, spererà che anche noi, così come gli altri operatori economici rimasti, desisteremo chiudendo l’attività rassegnandoci al triste destino che tanto le cose non cambieranno mai. Nonostante tutto, noi cercheremo di fare ancora la nostra parte”.

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