Ingroia ubriaco in aeroporto

Quando è stato fermato all’aeroporto di Parigi, nella giornata di ieri, l’ex pm Antonio Ingroia è risultato in evidente stato di ebrezza.

Stava salendo su un volo diretto in Italia. Il personale della compagnia aerea ha fatto ricorso agli agenti aeroportuali per fronteggiare la situazione. Ingroia aveva superato i controlli e il check-in, ma all’atto di salire a bordo dell’aereo le hostess hanno ritenuto che non fosse in condizione di viaggiare.

L’ex pm non ha opposto resistenza, il rifiuto dell’imbarco si attua in caso come questo infatti. Allontanato dalla zona di imbarco, è entrato in contatto con il consolato italiano a Parigi per l’assistenza. Qualche ora dopo, recuperato le condizioni fisiche, è riuscito a partire. Non è chiaro perché si trovasse a Parigi, ma era comunque solo, dallo scorso anno infatti non gode più della scorta.

Non è la prima volta che Ingroia fa parlare di sé, sia con le proprie inchieste giudiziare che politiche. Da collega di Falcone e Borsellino, a pm dei processo su Marcello Dell’Utri, e ha avviato quello sulla trattativa Stato-mafia insieme a Nino Di Matteo.

La sua carriera in politica era sbocciata nel 2013, con la fondazione del movimento Rivoluzione Civile. Non viene eletto ma lascia la magistratura. In Sicilia è stato nominato alla guida di una società regionale, Sicilia e-servizi, ma è finito indagato per peculato
per essersi attribuito dei compensi maggiori in qualità di amministratore della società e adesso rischia il rinvio a giudizio. Al momento fa l’avvocato con il suo studio legale, che l’ha portato a viaggiare molto negli ultimi tempi anche in America Latina.

 

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