Il tracollo di Cefalù

Probabilmente la burrasca causata dai forti venti africani ha evitato che, quanto sta accadendo in queste ore a Cefalù, accadesse in occasione delle festività pasquali.

Da questa mattina la cittadina normanna è invasa da un lungo fiume di lamiere che ha creato code interminabili sia al casello autostradale di Mazzaforno sia lungo la SS113 e la via Giubileo Magno.

Una lunga fila di auto che si muove praticamente a passo di formica e ha fatto tracollare il sistema di viabilità interna della cittadina dell’Unesco. Oggi, prima grande giornata di affluenza di turisti e visitatori, le grandi masse hanno messo in crisi la Città di Ruggero portandola al tracollo, alle 17.00 il traffico in entrata era paralizzato su tutte le principali arterie d’accesso al centro. Ancora una volta la Perla del Tirreno non ha retto alla prova per le grandi masse che l’hanno visitata, implodendo su se stessa e non riuscendo a reggere i volumi di traffico veicolare che sin dalle prime ore della giornata l’hanno interessata. La città non è riuscita a reggere l’impatto, vano l’impegno dei vigili urbani che hanno provato a trovare soluzioni, bisognerà adesso comprendere cosa accadrà in serata quando si assisterà al controesodo.

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