Europee, i rappresentanti eletti per la Sicilia

L’Italia è della Lega che raddoppia il suo risultato di un anno fa balzando dal 17% al 34%. Il Movimento 5 Stelle fallisce il suo primo anno di governo perdendo metà degli elettori, Forza Italia non supera la soglia psicologica del 10%. Il PD è l’araba fenice di queste elezioni, con un elettorato recuperato che avrà il compito di contrastare con più forza la deriva a destra del Paese.

In questo scenario, discorso a parte merita la Sicilia, dove gli otto seggi per il Parlamento risultano così ripartiti: tre al M5S, uno al Partito Democratico, uno a Forza Italia e uno a Fratelli d’Italia. Non ci sono ancora i dati definitivi, la variazione potrebbe riguardare un altro seggio per il PD (a dispetto dell’unico di Fratelli d’Italia che andrebbe perduto). Certamente, alle Europee 2019 consegnano la più ampia deputazione ai pentastellati (in un Sud astensionista però).

Sono Dino Giarrusso, Ignazio Corrao e Alessandra Todde. Nella Lega il nome di Matteo Salvini, candidato anche nelle Isole, è il traino più forte che c’è: 239.026 preferenze, tra i suoi è un plebiscito. Immaginando che scelga il seggio corrispondente a uno di quelli vinti nel Nord Italia, l’elezione a Bruxelles scatterebbe, oltre che per l’avvocata licatese Annalisa Tardino (32.767 voti), anche per la leader dell’associazione Eurexit, l’antieuropeista avvocata palermitana Francesca Donato (28.067).

Pietro Bartolo, medico di Lampedusa in quota PD, si distingue con i suoi 135.037 voti e una ottima posizione di forza all’interno del partito. Spunta anche Caterina Chinnici (112.459), eletta anche lei nel caso di una favorevole ripartizione dei seggi. Meno della metà delle preferenze le ottiene Michela Giuffrida (52.185) – nel 2014 ne prese oltre 90mila. Si piazza quinta Virginia Puzzolo (Siamo Europei).

Il discorso non è chiuso per Forza Italia: a parte Silvio Berlusconi (novantamila voti al sud circa), in quota troviamo Giuseppe Milazzo (74.624). A distanza di millecinquecento preferenze (73.093) si piazza l’ex ministro Saverio Romano. La candidata del sindaco di Messina Cateno De Luca, Dafne Musolino, guarda la partita da lontano con 47.097 voti ottenuti.

In Fratelli d’Italia, infine, l’ultimo dubbio sul seggio. Se il calcolo lo permetterà, una poltrona per il parlamento europeo dovrebbe aggiudicarsela l’ex sindaco di Catania e senatore, ribelle di Diventerà bellissima Raffaele Stancanelli. I suoi 30.293 voti gli valgono il secondo posto dopo la leader di partito Giorgia Meloni (63.360).

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