Monreale: inaugurato al Duomo un nuovo percorso di visita

Il sogno grandioso di re Guglielmo il Buono: un complesso monumentale autonomo, enorme e variegato. E così restò fino al 1866, anno della soppressione degli Ordini religiosi, quando passò allo Stato. Oggi finalmente ritorna un unico percorso di visita – costruito da Diocesi, Soprintendenza e CoopCulture -, con un solo biglietto, che comprende il Duomo straordinario con il Cristo Pantocratore, il chiostro dei Benedettini con i capitelli uno diverso dall’altro, la delicata Cappella Roano, il Museo Diocesano che si arricchisce di nuove sale con ostensori e preziose pianete, ospitate nelle due torri restaurate con le offerte dei fedeli. E una nuova guida edita da Skirà. Ieri sera si è inaugurato il percorso: oltre tremila visitatori una coda inesauribile che è continuata fin oltre la mezzanotte, interrotta soltanto per meravigliarsi di fronte al videomapping di Odd Agency sulla facciata del Duomo.

Il pubblico è entrato dalla chiesa, è salito alla prima torre e da lì, attraverso lo stretto cunicolo di guardia, ha percorso il primo passaggio che porta fino alle terrazze: la vista da quassù è bellissima, abbraccia tutta Monreale, ma non è l’unica perché durante la visita si avranno prospettiva diverse, una vera immersione a 360°. La torre meridionale invece, ospita le nuove sale del Museo Diocesano (da ieri compreso nel biglietto unico) con pianete ricamate a fili d’oro, croci con pietre preziose, ostensori, calici. La visita comprende anche la sacrestia, la Cappella Roano e, tramite un passaggio novello, il Chiostro dei Benedettini.  CoopCulture da un anno ha anche allestito un bookshop tematico dove, oltre alla nuova guida (maneggevole, smart) edita da Skirà, sono presenti volumi d’arte e di storia, oggetti tematici e merchandising artigianali pensati per il complesso di Monreale. Sono anche disponibili una app di ultimissima generazione per poter visitare il complesso in piena autonomia; e un’audioguida in 4 lingue (italiano, inglese, francese e tedesco)

 “Il complesso abbaziale di Monreale è qualcosa di unico che non si può separare: oggi restituiamo le due torri che sono state restaurate tramite le offerte dei fedeli – sottolinea monsignor Michele Pennisi, arcivescovo della Diocesi di Monreale

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