A Castelbuono una installazione luminosa sulla facciata del Castello dei Ventimiglia

E’ stata presentata al pubblico, domenica 8 dicembre, l’installazione luminosa di #ditosinistro sulla facciata del Castello dei Ventimiglia, avvenuta alla presenza di #ditosinistro alias l’artista Francesco De Grandi, pensata specificatamente per le festività natalizie, rimarrà esposta fino al 12 aprile 2020.

L’artista ha dichiarato: “Il Sacro Refugio sulla facciata del Castello rappresenta un’insegna di accoglienza, di pace e di fortezza. Il museo che protegge l’essere ancora umani”.

Si tratta di una installazione che il Museo Civico dona al pubblico, come riflessione critica in un delicato momento storico come quello attuale, e con la consapevolezza che le istituzioni culturali debbano interpretare la complessità e lo spirito del nostro presente storico con responsabilità civica e la libertà di pensiero degli artisti.

Con l’installazione luminosa progettata da #ditosinistro, quest’anno il Museo abbandona il semplice decoro natalizio, iniziando il progetto “Illuminaria” che ogni anno farà brillare il castello con un intervento d’artista site-specific. “SACRO REFUGIO” è un’opera concepita non solo per illuminare la facciata del Castello dei Ventimiglia, ma per disvelare alle nostre coscienze l’emergenza umanitaria di cui siamo testimoni. Un’opera che si offre come esortazione collettiva, sul nostro agire, sul valore umano che lo spirito natalizio rappresenta. Il “SACRO REFUGIO” rappresenta il luogo in cui trovare conforto, benessere fisico, spirituale e intellettuale, nella casa dove è custodito il Sacro teschio di Sant’Anna, ma anche un produttore culturale. E’ il rifugio per coloro che cercano riparo da condizioni di vita difficili, e talvolta più pericolose, come chi fugge dalla guerra, dalla miseria del proprio paese di origine. “SACRO REFUGIO” (183X900 cm) collocato sulla facciata del Castello dei Ventimiglia gioca sulla doppia percezione dell’augurio festivo con l’uso di una luminaria, ma produce uno turbamento linguistico e percettivo, lasciandoci riflettere di fronte ad un’affermazione così stridente. E’ nell’atto del nostro riconoscimento che giunge la consapevolezza della nostra responsabilità di fronte a quella che è stata definita la più grande tragedia umana del XXI secolo.

L’opera fa parte della mostra “Migration”, che sarà inaugurata domenica 15 dicembre alle ore 12.00 al Museo Civico di Castelbuono.

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