Alla Regione la Lega sgomita per entrare in giunta

“Lasciano perplessi le esternazioni del capogruppo di Diventerà Bellissima Alessandro Aricò, in merito alle scelte della Lega Sicilia durante i lavori parlamentari che hanno portato all’approvazione dell’esercizio provvisorio.
Già in Commissione bilancio la Lega non ha votato a favore dell’estensione del termine massimo per l’esercizio provvisorio al 31 marzo, oltre ad aver sollevato numerose eccezioni sul contenuto dell’articolato – ha dichiarato Antonio Catalfamo, capogruppo della Lega all’Assemblea Regionale Siciliana – dopo la grave debacle della seduta di giorno 21, abbiamo ritenuto un grave atto di supponenza del Governo estendere il termine addirittura al 30 aprile, rischiando di rendere ancora più farraginosi i lavori d’aula.
Altrettanto grave è stato il fatto che poco prima dell’avvio dei lavori d’Aula il Governo abbia comunicato l’intenzione di epurare il testo dagli emendamenti presentati dai deputati, per lo più a tutela delle fasce deboli, di fatto mortificando il ruolo degli eletti.
Questi atteggiamenti, a nostro avviso non condivisibili nel metodo e nel merito, sono stati da noi superati per senso di responsabilità e per tutelare il superiore interesse delle famiglie in attesa degli stipendi. Se non vi fosse stata questa emergenza, ci sarebbero stati validissimi motivi per comportarsi diversamente.
Infine, credo indispensabile precisare che pur con il massimo rispetto dovutogli, non riconosciamo nell’on. Aricò l’interlocutore di Lega Sicilia per discutere delle linee politiche che il Governo Regionale intende adottare e delle relative tempistiche.”
Si legge poi in un’altra nota del gruppo del Carroccio: “Adesso non è possibile rimandare un momento d’incontro, confronto e dialogo con il Governo e con il Presidente della Regione, che ci auguriamo possa avvenire già nei prossimi giorni”.
E proprio nei prossimi giorni è previsto un incontro tra i quattro deputati regionali della Lega insieme al commissario Stefano Candiani, il neo leghista ragusano Nino Minardo, Musumeci e Razza, per avviare le trattative per la nomina del nuovo assessore che con molta probabilità approderà in giunta dopo l’approvazione della finanziaria.
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