Cefalù: in consiglio comunale sbarcano i sovranisti

A Cefalù ci sarebbe almeno un consigliere che preferirebbe festeggiare il 29 luglio  – data di nascita del Duce ndr – più che il 25 aprile e più segnatamente in compagnia degli Arditi in luogo dei partigiani.
Chissà se Fratelli d’Italia non avrà presto un suo rappresentante in Sala delle Capriate? A giudicare dai movimenti a mezzo social, il passaggio parrebbe imminente.

La Giorgia nazionale – donna, mamma e chi più ne ha ne metta – conta parecchi follower lungo lo stivale.
Alcuni, si dice, li abbia comprati – ma chi mette in mezzo queste voci è solo una malalingua – tanti altri se li è guadagnati (??) ma tanti, addirittura, vanno al suo capezzale di propria sponte.
Chiedono aiuto, manco fosse la Madonna, nel qual caso sarebbe stato meglio chiedere a quel ‘sgranarosari‘ di Salvini. Si profondono in complimenti e lusinghe, ed infine lasciano pubblicamente i loro numeri.
Manco fosse la Madonna, appunto, o il cesso di un autogrill.

Quale sia stata l’imminente disgrazia o quale appetito non saziato  abbia spinto costoro a cercar rifugio tra c.d. sovranisti – allo stato attuale – non è dato saperlo.
Non sempre a pensar male si fa peccato ma ci si azzecca – per dirla col Divo – magari, più semplicemente ci troviamo di fronte all’ennesima folgorazione sulla via di Damasco.

Le donne – e le braccia tese – hanno sempre esercitato un certo fascino su taluni soggetti della politica locale, ieri (?) Simona, oggi Giorgia, domani chissà.
La politica ci ha ormai desensibilizzati di fronte a ribaltoni che – almeno sulla carta – sarebbero impensabili.
Nulla di cui stupirsi, dal Parlamento al più piccolo dei consigli comunali va così.
E questa, rimane l’unica chiave di lettura per interpretare risultati elettorali che altrimenti apparirebbero improbabili.

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