Cefalù, il cortile che non ti aspetti: dalla messa in sicurezza degli edifici scolastici agli attacchi ad personam

E’ di questi giorni la notizia che, purtroppo, il comune di Cefalù non riceverà i finanziamenti, programmati per il triennio 2018-2020, utili per adeguare i plessi scolastici cittadini alle norme antincendio.

Ben sei plessi scolastici, infatti risultano, stando alle richieste formulate dal primo cittadino, non in regola in materia di sicurezza in caso di incendio.

Il tema principale, al netto della capacità d’intercettazione di finanziamenti da parte dell’attuale amministrazione, è o quantomeno doveva essere la sicurezza – in primis – dei nostri bambini, oltre che del corpo docente e del personale ATA.

Nel giro di ventiquattr’ore abbiamo assistito a un colpo di scena degno del miglior Roman Polanski, arriva il finale che non ti aspetti.

L’opposizione consiliare che, provando a prendere al balzo la palla della polemica si fa un autogol d’antologia, tirando in ballo improbabili parallelismi fra i finanziamenti non ricevuti ed altri andati in porto per la fortuna di tutti i cittadini.

Oltre a possibili quanto latenti conflitti di interessi tra chi amministra ed ha familiari che lavorano nella pubblica amministrazione.

Da un serio problema che potrebbe incombere su Cefalù, si è arrivati a discorsi da pollaio in men che non si dica.

Ovviamente, oltre alle testate locali, sono stati i social a farla da padrone nel raccogliere e diffondere le ‘opinioni’ e gli insulti più disparati.

Almeno in questo caso non si è sentito troppo il peso di un’opposizione assente.

Ci si chiede se taluni comportamenti fossero già stati messi in conto dalle migliaia di cefaludesi che avevano dato il proprio voto e la propria fiducia alle liste che oggi si trovano all’opposizione, oppure, oltre alla delusione restituita dalle urne, adesso si affianca una sensazione di non rappresentanza.

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