Una foto su Cefalù, il viaggio sul mondo con Ivan D’Ignoti

Un paio di anni fa abbiamo avuto il piacere di incontrare ed intervistare Ivan D’Ignoti, giovane bompietrino che aveva appena aperto il suo cassetto contenente un sogno bellissimo: lavorare viaggiando. Ivan è un sognatore atipico, di quelli che, dopo aver aperto gli occhi, prova subito a rendere concreto quanto abbia pensato o desiderato. Per questo, il suo fare stravagante e intraprendente ha fatto sì che molti dei suoi sogni siano stati portati a compimento. Con la sua macchina fotografica ha girato il mondo, ha fatto conoscere il suo nome, ha preso parte ad importanti programmi televisivi, ha allargato i propri orizzonti. Eppure, nonostante il suo “salto nel mondo” lo abbia portato a scoprire mete distanti migliaia di chilometri da casa, Ivan è sempre rimasto fedele alle sue origini. E non a caso alcuni dei suoi migliori lavori hanno avuto come sfondo Cefalù. A due anni di distanza da quell’intervista (clicca qui per rileggerla) il suo cassetto è ancora pieno di sogni, e Ivan ce ne parla così.

Il salto nel mondo ti ha portato a conoscere tantissime mete meravigliose. Eppure alcune delle tue foto più belle le hai scattate a Cefalù. È un caso?

Sin da quando ero bambino sognavo di girare il mondo, conquistare ogni meta, conoscere posti surreali che stanno dall’altra parte della terra. Ma non ho mai avuto la possibilità economica per farlo, così ho imparato a sognare. Lo scorso anno ho avuto la fortuna di realizzare questo sogno grazie al mio fotoprogetto “un salto nel mondo” toccando mete come Bangkok, Santo Domingo, Budapest. Ma la cosa che mi ha stupito maggiormente è stata scoprire che in Florida, famosa per la notevole scena artistica, sono presenti solo 4 patrimoni dell’Unesco, mentre in Sicilia ce ne sono ben 7, tra cui la Cattedrale di Cefalù che ho fotografato e ripreso moltissime volte nei mie fotoprogetti o spot realizzati in questi anni. Penso che Cefalù sia uno dei posti più belli del mondo, da scoprire, visitare, fotografare, vivere.

La Sicilia è la seconda regione italiana col maggior tasso di disoccupazione. Vedendo le tue foto sembra assurdo che il turismo non possa dar lavoro ai giovani. Come lo spieghi  Penso che uno dei motivi per cui torno spesso in Sicilia, a parte la mia famiglia, è la volontà di promuovere sempre di più la bellezza di questa terra. Da 24enne pieno di sogni penso che la disoccupazione si possa vincere con le idee, forza di volontà e immaginazione. In Sicilia abbiamo tutto, ci manca il resto, come scrisse Pino Caruso. La bellezza di questa terra ha ispirato poeti, scrittori, artisti vari, e chiunque la visiti non la dimenticherà mai, per i suoi colori, sapori, il mare, e le meraviglie storiche e artistiche che nasconde. Per questo penso che la Sicilia e noi siciliani potremmo vivere lavorando nel settore dei servizi e in particolare modo col commercio, alloggi e ristorazione per i migliaia e migliaia di turisti che visitano l’isola. Io sono stato uno di quei tanti giovani che hanno lasciato la propria terra, la Sicilia, per costruire il proprio futuro altrove, ma quando torno a casa promuovo sempre tramite i miei social le bellezze siciliane, così da dar un contributo promozionale alla nostra terra.

Hai con te la tua macchina fotografica. Tre scatti che rappresentano Cefalù. Perché hai scelto proprio questi?

La prima immagine la scatterei sicuramente dalla rocca di Cefalù, proporrei uno scorcio del paese visto dall’alto per mostrare bene i colori, per lasciare intuire la vita che si muove per le vie. Il secondo sarebbe il mare. Il mare di Cefalù ha un’acqua pura, limpida ed ogni volta che lo guardo mi trasmette una sensazione di grande pace interiore, mi culla. Col terzo rappresenterei il cibo, il vino, le cene sul lungomare col rumore delle onde di sottofondo.

Nelle tue foto giochi molto coi colori. Come coloreresti Cefalù? Perché? 

Quando penso a Cefalù mi assalgono ricordi di momenti, riaffiorano sensazioni sempre accompagnate dal giallo del tramonto. Il colore del cielo di Cefalù quando il sole lentamente sparisce dietro l’orizzonte del mare è da vedere almeno una volta nella vita.

In che modo hai messo in risalto le caratteristiche dei luoghi che hai per le foto?

Ogni luogo ha i suoi difetti, le sue sfumature e spesso cerco di rendere lo scatto più pulito possibile. Con Cefalù, come d’altronde con tutto il resto della Sicilia, il mio istinto è un’altro. Fotografo quando sento che è il momento giusto, non penso alla luce, non importa dove mi trovo, non c’è prospettiva migliore di quella dei miei occhi in quei momenti… scatto. Certi luoghi si raccontano da soli, non hanno bisogno di filtri.

Che ruolo pensi abbia Cefalù nel comprensorio madonita data la tua naturale vocazione turistica? 

Penso che Cefalù sia un appuntamento fisso per far qualcosa di diverso sulle madonie. Per chi ha voglia di cambiare aria ma non di andare lontano per un po’ di relax e una boccata d’aria fresca. Il posto perfetto per un madonita per una gita fuori porta, sia per chi ha a disposizione il weekend, sia per chi ha voglia di bere un calice di vino con gli amici a lungomare. Io preferisco berlo con una ragazza coi piedi immersi nella sabbia ancora calda nel periodo estivo. Adorabile.

Social media: possono essere veicolo di messaggi positivi e di promozione culturale?

Lo sono già. Lavoro ogni giorno con i social network e conosco abbastanza questo mondo per poter essere certo che al giorno d’oggi non c’è posto migliore dove veicolare messaggi. I social parlano ogni lingua, si rivolgono a quasi tutti i paesi del mondo e lasciano libero ognuno di esprimere la propria opinione. So che hanno fatto anche molti danni, ma ormai ci sono e sarebbe stupido far finta che non esistano. Il mio appello è quello di usare i social nelle giuste dosi e continuando a tenere attivo sempre quel pizzico di razionalità che basta. Detto questo è chiaro che sono la via migliore per presentare al mondo le bellezze che ci circondano ogni giorno. Lavorando e girando l’Italia mi sto rendendo conto che ci sono ancora un sacco di luoghi fantastici da godere nella nostra penisola, il problema è che ancora molti italiani neanche sanno di poter trovare tesori del genere così vicino casa! Quindi spingo tutti i ragazzi che vivono in questi luoghi a mostrarli sui social, a dare un assaggio della loro terra. D’altronde le foto per quanto possano essere belle devono essere solo il biglietto da visita. Ogni posto ha i suoi odori, i suoi sapori, i suoi suoni… quelli nessuno scatto li può cogliere, quindi spingo tutti gli italiani e gli stranieri ad alzare il sedere e andare ad esplorare.

 

Angelo Giordano

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